“Ondate di Emozioni” di Stefania De Pascalis

Quarta di copertina

Biografia autrice

Sono nata e cresciuta a Lecce, trascorrendo tutte le mie estati in compagnia del mare cristallino del Salento. Dopo il diploma al liceo classico, mi sono laureata in lingue straniere ed insegno lingua e letteratura inglese in un istituto superiore di Lecce. Amo leggere, scrivere e viaggiare. Oltre alla raccolta di poesie “Ondate di emozioni”, ho pubblicato anche due saggi inerenti il mio lavoro: “Il rifacimento della fiaba in Angela Carter” e “La lingua italiana: breve storia e approcci glottodidattici come L2”.

L’intervista

  • Quando hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato a scrivere da bambina, praticamente ho sempre sentito l’impulso di prendere carta e penna e di raccontare cose, in prosa o in versi. Da ragazzina ho scritto dei racconti, partecipando con successo ad alcuni concorsi, salvo poi smettere di scrivere per anni, limitandomi alle poesie come valvola di sfogo delle mie emozioni più forti.

  • quanto tempo dedichi alla scrittura?

Scrivo per lo più in estate, quando gli impegni di lavoro e familiari si diradano e ho la mente più libera. Le poesie però mi vengono in mente in qualsiasi momento l’ispirazione mi chiami; e allora scrivo. Ma non sono costante e non ho una tabella di marcia prestabilita.

  • Quanto ha influito il contesto sociale in cui sei cresciuta su quello di cui scrivi?

La mia vita e le mie esperienze entrano spesso di prepotenza in ciò che scrivo, naturalmente, e prima di tutto, nelle poesie. Il contesto sociale in cui sono cresciuta, invece, sicuramente ha influito sui miei scritti ma non ci è entrato.

  • Quanto di te c’è in cui di cui scrivi?

Nelle mie poesie c’è molto di me, ma non tutto. Lascio fluire in esse solo i sentimenti che più mi spingono a scrivere, quelli che vogliono uscire per forza, quelli che vogliono comunicare. C’è il mio amore per il mare e le sue onde, per la natura, per la vita in tutte le sue forme. Non ci sono invece la mia ansia o la rabbia: non sono emozioni che mi ispirano a scrivere.

  • Come vivi l’inizio, quando il tuo libro nasce, e la fine?

L’inizio di un libro è per me come l’inizio di una gravidanza: sei felice, euforica, ma anche preoccupata che qualcosa non vada bene, preoccupata di non riuscire a portarla a termine. La gestazione è in genere abbastanza lunga, a volte sicuramente molto più di una gravidanza, spesso difficoltosa o faticosa, anche se ti guardi il pancione che cresce e sei felice. Lo fai leggere a qualcuno per un parere preventivo, ed è come fare un controllo prenatale per vedere come cresce il piccolo nel tuo grembo. E quando finalmente finisce è come dare alla luce un bambino: un libro è come un figlio, c’è dentro tanto di te ma ha anche vita propria, lo mandi in giro per il mondo e speri di averlo “cresciuto bene”, che viva a lungo e che abbia successo.

  • Quanto ami leggere? Genere e autore preferito? Quanto influiscono le tue letture sul tuo stile come autore?

Amo leggere, fin troppo: leggo di tutto, in continuazione e ho un più di un autore preferito (anche se il mio idolo assoluto è Stephen King). Sono molto più costante nel leggere che nello scrivere: se non leggo un po’ ogni giorno non sto bene. In effetti leggo così tanto e sono così eclettica nelle mie letture che davvero non saprei dire se il mio stile sia influenzato da un autore piuttosto che da un altro. Però a pensarci bene amo leggere testi scorrevoli ed emozionanti, non amo leggere pagine piene di paroloni impegnativi e altisonanti e perciò neppure li uso quando scrivo.

  • A chi hai fatto leggere per primo/a il tuo testo?

Il mio testo lo ha letto per primo mio marito. Lui è sempre il mio primo lettore/ascoltatore ( spesso preferisce che sia io a leggergli i testi che scrivo).

  • C’è qualcuno che vuoi ringraziare come sostegno della tua opera?

Ringrazio per il sostegno e per la pazienza sempre mio marito, che si sorbisce poverino tutto quello che scrivo e mi appoggia incondizionatamente.

  • Progetti per il futuro?

Per il futuro ho alcune cose che bollono in pentola: un romanzo a quattro mani con mio marito, un romanzo breve e una raccolta di fiabe per bambini. Come si può vedere, come nella lettura anche nella scrittura sono molto eclettica!Questa è una delle mie poesie. Ogni poesia però non dovrebbe essere letta da sola ma vicina all’immagine che ho scelto per accompagnarla, giacché ogni poesia del libro è appunto accompagnata da una foto.

L’estratto

TRAMONTO

La luce troppo forte

del sole

si smorza lentamente

in un tramonto;

caldi colori sfumati,

dall’arancione al rosa

al blu,

scendono

come per magia

fin dentro ai cuori

più duri e indifferenti,

placandone il moto

precipitoso e oscuro

e iniettandovi

un colore insolito,

insospettato,

mentre il giorno

si spegne

nel succedersi

perpetuo

delle ore.

Stefania

La recensione

È un libro delicato.

Amo moltissimo il mare e spesso vado a correre in spiaggia all’alba. Il suo colore cielo, i colori cangianti dell’alba e del tramonto e il suo profumo, sempre differente e caratteristico a seconda del momento del giorno, mi ha sempre donato una grande pace.

Nel libro di poesie Stefania possiamo cogliere il rumore del mare che si mischia ai sentimenti, che ne diviene colonna sonora, a volte musica di sottofondo dolcissima.

La natura è insita nell’uomo, non esiste il punto in cui le persone finiscono, e inizia ciò che hanno attorno. Stefania rende questo concetto con chiarezza, delicatezza e dolcezza.

La mia poesia prediletta del suo libro è “Mare nel cuore“. Il mare per me è luogo dove ritrovare la pace, per Stefania è la sua persona stessa. In un gesto pieno di amore immagino le sue dita lambire le onde e scrivere poco dopo i suoi sentimenti per donarli agli altri con queste poesie.

Libro delizioso. Lo consiglio caldamente.♥️

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