“R.I.P, Riposa in pezzi” di Francesca Muscas

Quarta di copertina

“R.I.P. Riposa in pezzi” è un racconto di genere thriller psicologico che tratta di un giovane uomo di nome Andrea Giroli che ha ucciso la sua compagna Giulia Martini spacciando l’atto per un suicidio. La storia è ambientata a Iglesias, in Sardegna, nel 2042, in un futuro con uno scenario distopico in cui in Italia esistono scommesse legali sulle persone indagate di omicidio, scommesse che si svolgono all’interno dei cosiddetti Bet bar. Andrea fa il giornalista televisivo in un programma pomeridiano chiamato Crime News Italia che intervista questi indagati. Il protagonista si trova a dover affrontare il suo rancore nei confronti della ex, rancore che lo porta ad avere delle allucinazioni visive, uditive e infine anche tattili che riguardano l’apparizione costante di Giulia. Andrea dovrà nel frattempo affrontare la possibilità che qualcuno scopra l’omicidio, temendo soprattutto Serena, la sorella di Giulia, la quale soffrirà a un punto tale per il lutto che Andrea sentirà la responsabilità di doverla aiutare. La psichiatra Marconi si mostra inadeguata al suo ruolo. Alla fine Andrea capirà la funzione di quelle allucinazioni, accogliendole in se stesso e ascoltandole davvero, e capirà il fatto che, come gli dice Giulia durante l’ultima visione «Quando uccidi un essere umano, cancelli anche il rapporto d’odio che si era instaurato fra di voi»: «Cosa desidera ogni anima nel profondo? La pace con le altre anime»

L’autrice

Francesca Muscas è nata a Iglesias (SU) il 19 marzo 1991. Vive da sempre a Iglesias, possiede un diploma di maturità scientifica e si è laureata in Lettere moderne a Cagliari il 21 febbraio 2018. Ha la passione per la scrittura fin da quando era bambina.

Curiosità sull’autrice

Oltre alla passione per la scrittura narrativa, che coltivo da quando avevo 9 anni, amo le piante, la psicologia e mantenermi in forma. Come si può dedurre dal titolo del mio primo libro, sono appassionata di tematiche femministe, infatti mi reputo femminista. Spero un giorno di diventare una scrittrice nota, anche se non è facile emergere: ho in programma di scrivere anche libri di genere fantastico, fantascienza, storico-romantico e, molto probabilmente, la storia di “R.I.P. Riposa in pezzi” dal punto di vista del personaggio femminile di Serena.

La recensione

A giudicare dalla quarta di copertina potreste affermare che la trama è scontata, invece no! La forza di questo testo è nella capacità dell’autrice di mischiare la realtà della psicologia interna del personaggio con allucinazioni e senso di colpa. Notiamo, nell’evolvere della storia, che il malessere diviene prima sensoriale, poi fisico, e questo grazie al taglio scelto di Francesca, in cui ci troviamo invischiati.

Il tema di per sé appare piuttosto semplice a un primo approccio, ma è voluto. L’autrice infatti esplora l’io di questo assassino trasformandolo in un personaggio a tutto tondo. Viviamo il suo mondo, le sue ossessioni, il tentativo di salvarsi da se stesso, le scelte promiscue che si permette.

Altro dettaglio che fa la differenza è il punto di vista da cui l’autrice sceglie di parlarci di lui; siamo abituati a vedere questo genere di omicidi trattati in tantissime modalità ma non dal punto di vista dell’assassino e in maniera onirico-visionaria.

Francesca ha uno stile ruvido e mordente. Il libro, esiguo come pagine, ti prende in maniera accattivante perché desideri comprendere cosa sta accadendo veramente e cosa no, e con questo espediente ti porta fino all’ultima pagina.

Come storia lascia aperta una parentesi nella nostra mente: per proiezione riflettiamo su come il nostro punto di vista si deforma in merito alle nostre scelte “razionali”. Di per sé, esse, ci appaiono logiche. Ma letto questo libro ci si chiede se davvero sia cosi. E non come assassini ovviamente, ma come esseri umani… perche è questo che il protagonista del libro di Francesca diventa. Una persona qualsiasi piena di dubbi e convinzioni, talvolta limitanti e deformi, senza accorgersene. Ci scivola dentro. È spacciato?

Scopritelo!

Vi dico solo che l’aggancio empatico di cui vi parlo sopra accade proprio in ragione di ciò in cui non vogliamo scadere. Interessante. Ingegnoso. A tratti inquietante.

Aspetto l’evoluzione di questa autrice con curiosità e fiducia. Forza Francesca! 🔝💪

Riferimenti all’autrice

Riposa in pezzi

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