“Neve su un campo di more” di Serena Lavezzi

Oggi per l’iniziativa “Scrittori Uniti” vi presento con piacere il romanzo storico di questa scrittrice. Ma vediamo i dettagli.

L’autrice

Serena Lavezzi, classe 1986, ha conseguito due lauree in Storia. Ha pubblicato tre libri ambientati in Giappone, paese che ama profondamente. Neve su un campo di more è un romanzo storico che si svolge durante la Seconda guerra mondiale, edito da Arpeggio Libero. All’ombra di Jizo è un giallo contemporaneo edito da EKT Edikit. E’ uscito anche un racconto lungo per Delos Digital L’Azienda. Sono editi anche vari suoi racconti, vincitori di concorsi nazionali, presenti in antologie cartacee e digitali. Si occupa del blog letterario Penne d’Oriente dedicato agli scrittori e ai libri proveniente dall’Estremo Oriente, con particolare focus su Giappone, Cina e Corea.

Il libro

Un vecchio cestaio abita vicino al Villaggio delle Volpi, in un paesino montano della Prefettura di Miyagi, in Giappone. Il suo nome è Kimura Fumio. Le sue giornate trascorrono lente, solitarie e monotone, mai scalfite da eventi esterni o imprevedibili. Una mattina una giovane ragazza coreana lo ferma per strada.. Lei ha intrapreso un lungo viaggio per raggiungerlo, ma lui non sa chi sia, non la riconosce. Pretende da lui delle risposte e l’istinto spinge l’uomo a invitarla nella sua piccola casa. Una volta soli iniziano a conoscersi. Lei gli fa vedere una foto della città cinese di Harbin, in Manciuria. E’ a pochi passi da lì che lui ha trascorso gran parte della sua vita da soldato, in un campo di detenzione giapponese, durante la Seconda guerra mondiale. Quest’incontro scaverà nel passato di Fumio, così in profondità da spaventarlo. Dovrà tornare indietro di cinquanta anni, rivivendo tutta la sua vita per capire il legame che lo unisce a So-yon, la ragazza. E al padre di lei, che in quel momento l’attende a casa, in Corea del Sud, senza sapere nulla del viaggio che la figlia ha intrapreso per scoprire la verità. Da quel giorno le loro esistenze muteranno completamente. Anche lei dovrà affrontare molte prove, trovando dentro di sé il coraggio e la tenacia necessarie per ascoltare la storia di Fumio. Sentimenti, ricordi, incontri, lettere, fotografie e una stanza nascosta. Ogni passo li porterà sempre più vicino a svelare un tragico segreto, nascosto nelle pieghe del tempo. Le loro storie rimarranno intrecciate nella trama di una cesta di bambù fatta a mano.

Incipit

Venti minuti più tardi sostava davanti alla bancarella dei meloni.

“Kimura Fumio?”.

Una voce alle sue spalle lo risvegliò dai pensieri sulla cena. “Sì?” si voltò con lentezza.

Una bella ragazza era ferma impettita di fronte a lui, indossava un’impermeabile chiaro e delle scarpe basse. I capelli erano neri e molto lunghi e gli occhi pieni d’acqua, grigi, molto piccoli. Sopracciglia sottilissime, in modo innaturale. Aveva un viso ovale di porcellana, lo sguardo racchiuso in due noccioli di ciliegia. Quello di Fumio invece era confinato in due occhi lunghi, assottigliati, circondati da una ragnatela di fitte rughe e sormontati da due sopracciglia cespugliose e grigie.

“Finalmente l’ho trovata” disse lei, sospirando, quasi come se avesse trattenuto a lungo il fiato.

“Cosa vuole da me?” la voce di Fumio vibrò troppo alta.

“Risposte”.

Il sole cadeva di sbieco sui tetti a pagoda delle casupole nella piazza e nelle stradine parallele. Per la maggior parte erano piccoli quadrati unifamiliari con poche stanze, a un solo piano, afose d’estate se non si teneva la porta aperta sul marciapiede e gelide d’inverno per chi aveva la sfortuna di non possedere una stufa elettrica. Era un villaggio di vecchi, i giovani erano pochi e pronti a partire da un momento all’altro.

Fumio squadrò quella figura di esile donna, aveva notato qualcosa di familiare nel suo sguardo, nei suoi zigomi, ma non era ancora riuscito a identificarlo.-

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Neve su un campo di more

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Altri riferimenti autore

La stessa autrice è titolare di un Bookblog specializzato in letteratura orientale. Vi lascio il link per dare un’occhiata!

Bookblog “Penne d’oriente

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