Intervista a Nina Miselli

Oggi questa intervista è dedicata a Nina Miselli, autrice di letteratura femminile. “Vite Spezzate” è l’opera che recensirò per lei domenica.

Ci sono dolori che non si possono né evitare né cancellare. Esistono. Possiamo solo affrontarli, e cercare di fare di tutto affinché non ci devastino. Ma talvolta ci vuole tanto tempo. E non basta fare “come se” niente fosse successo perché la vita continui come prima. Perché, spesso, niente può più essere come prima, e si deve pian piano riuscire ad organizzare la propria vita in modo diverso.

Ma andiamo a conoscere assieme questa autrice!

  • Quando hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato a scrivere all’età di otto anni a causa della mia timidezza. Molte volte mi sono sentita di non appartenere a questo mondo malgrado fossi felice. Allora prendo un foglio bianco lo guardo e ne sento il profumo ed immagino la mia anima che viaggia nel tempo senza sosta in quei luoghi lontani dal tempo dove e si sente libera, già libera di vivere secondo il suo modo di essere. Guardo il mio foglio bianco non è più bianco ma pieno di emozioni e di lacrime.

  • Quanto tempo dedichi alla scrittura?

Dedico molto tempo alla scrittura. Prima di tutto mi preparo uno schema con i personaggi del libro, chiudo gli occhi e cerco di immaginarli in un film in bianco e nero al quale bisogna aggiungere i colori. Alcune volte impiego mesi o un anno prima di scrivere la parola fine sul libro.

  • Quanto ha influito il contesto sociale in cui sei cresciuta su quello di cui scrivi?

I luoghi della mia infanzia ha influito tantissimo nei miei libri, in ognuno di essi c’è sempre Piedimonte il mio paese natale con le sue strade e le sue leggende.

  • Quanto di te c’è in cui di cui scrivi?

C’è tanto di me in ogni libro, essi raccontano la parte nascosta di me o le persone che amo e non ci sono più.

  • Come vivi l’inizio, quando il tuo libro nasce, e la fine?

Ogni volta che inizio un libro sono emozionata come un bimbo a cui si regala un giocattolo tanto desiderato. Una volta terminato mi chiedo piacerà ai lettori?

  • Quanto ami leggere? Genere e autore preferito? Quanto influiscono le tue letture sul tuo stile come autore?

Amo tantissimo leggere, non ho un genere letterario, un libro mi deve trasmettere l’anima dello scrittore. Uno dei miei autori preferiti è Zafon. In un libro posso trovare una frase o una parola che mi colpisce ma lo stile di scrittura è solo mio.

  • A chi hai fatto leggere per primo/a il tuo testo?

La prima persona a cui ho letto i miei libri è mio marito e qualche amica.

  • C’è qualcuno che vuoi ringraziare come sostegno della tua opera?

Nessuno

  • Progetti per il futuro?

Ho tanti progetti in mente alcuni già in cantiere e altri per strada: Prossimamente in uscita un mio libro di favole per bambini piccoli. Il 12 settembre ci sarà la seconda Edizione del premio la Rocca a Montecchio E. Re Speriamo di riprendere il teatro.

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