Intervista a Damiano Mezzina

Conosciamo oggi insieme l’autore di “Fondera”. Tanto per presentarlo, cito un po’ di numeri:

522 copie in 4 giorni.

1° nella classifica thriller *

1° nella classifica azione *

2° nella classifica generale *

Il mio scopo principale era quello di condividere la mia creatura e cogliere le reazioni dei lettori. Il risultato, sinceramente, é stato inaspettato.Grazie a tutti.

Damiano

*Kindle Bestseller Gratis

“Fondera” in versione digitale purtroppo ha esaurito i giorni disponibili per la promozione gratuita, ma tornerà dal 24 maggio a poco più di un caffè.più di un caffè.

E ora, seguitemi! Conosciamo da vicino Damiano!

  • Quando hai iniziato a scrivere?

Dopo i dieci anni. Durante gli anni della scuola media, spesso per i compiti in classe la professoressa di italiano ci proponeva tracce creative, io ne approfittavo sempre. Alla fine della terza media simulammo la prova d’esame, la cui traccia proponeva la scrittura di un racconto di un genere a piacere. Scrissi di un mio coetaneo che veniva inghiottito dal suo televisore mentre giocava al suo videogame preferito e si trova ad affiancare il protagonista del gioco nelle sue avventure. Il voto fu 5, motivato dal fatto che secondo lei non vi era nulla di inventato da me perché il racconto era scritto troppo bene per non essere copiato da qualche fumetto o libro già esistente. Che stimolo! 😊

  • Quanto tempo dedichi alla scrittura?

Purtroppo troppo poco. Sfrutto i ritagli di tempo a lavoro e le poche pause in cui non colleghi e clienti non mi disturbano. Sono un informatico e per noi è dura respirare. Ma mi accontento, forse questa lentezza “forzata” mi aiuta a contrastare la parte peggiore del mio carattere: sono precipitoso, frettoloso, e spesso questa cosa mi fa sbagliare, o semplicemente mi porta a risultati superficiali. Per la scrittura fortunatamente non è così.

  • Quanto ha influito il contesto sociale in cui sei cresciuta su quello di cui scrivi?

Non ci ho mai pensato, credo abbia influito relativamente: sono cresciuto in una famiglia modesta, umile, che mi ha educato come meglio poteva. Sono figlio degli anni 80-90, in cui i video game ormai incombevano nelle vite dei giovanissimi e i primi telefonini si infilavano nelle tasche di chi mi stava intorno. Ho avuto la fortuna di avere la lucidità di immaginare, sognare e creare, cosa che mi sembra stia venendo un po’ meno nei più giovani adesso.

  • Quanto di te c’è in cui di cui scrivi?

Forse nel mio primissimo e acerbo libro (Con il vento contro) ci avevo messo il mio stato d’animo di quel periodo, quando ero vicino ai venticinque anni ed erano tanti i dubbi sul mio futuro e sul mio modo di essere. In quel caso i tre personaggi dei tre distinti racconti che compongono il libro, hanno piccole parti di me, o meglio, di quello che ero allora. In “Fondera” non c’è molto di me. Forse qualche piccolo aneddoto, ma niente di più.

  • Come vivi l’inizio, quando il tuo libro nasce, e la fine?

L’inizio è una tempesta: idee su idee, dubbi su dubbi, grandinate di piccoli dettagli con cui costruire i personaggi, i luoghi, le situazioni. La fine, parlo per me ovviamente, è un mix di adrenalina, orgoglio, felicità di essere arrivati a destinazione. Per “Fondera”, trattandosi di un thriller, il finale per me è stato bellissimo da scrivere. Avevo tutto in mente e semplicemente non vedevo l’ora di condividerlo con il mondo.

  • Quanto ami leggere? Genere e autore preferito? Quanto influiscono le tue letture sul tuo stile come autore?

Amo tantissimo leggere. Sin da bambino ho avuto la fortuna di frequentare una scuola che incoraggiava molto alla lettura, avevamo una biblioteca composta da libri donati dagli stessi alunni. Un interscambio bellissimo che ricordo sempre con piacere. Il libro che mi segnò a soli sette anni fu “Streghe” di Roald Dahl, tornato alla ribalta proprio nelle ultime settimane (credo sia uscito proprio un film ispirato al racconto). Poi è arrivato Stephen King, e la mia strada da lettore e scrittore ma soprattutto sognatore ha è stata segnata. Chi legge King sa benissimo che non è solo quello che dicono gli addetti ai lavori: lo definiscono Re del Terrore, ma per me non è vero, non basta per definire un uomo come lui. Libri come “Il miglio verde” e “Stand By Me” mostrano quanto possa attraversarti l’anima. Per me è stata un’ispirazione enorme il suo stile. Ma io sono una goccia, lui è il mare 😊

  • A chi hai fatto leggere per primo/a il tuo testo?

Alla mia compagna Alpina. Le ho fatto leggere la prima metà del manoscritto originale prima ancora che fosse completato e le ho chiesto di dirmi con sincerità e trasparenza cosa ne pensasse. Mi ha aiutato subito a capire su quale binario indirizzare la storia. La ringrazio per questo.

  • C’è qualcuno che vuoi ringraziare come sostegno della tua opera?

Ringrazio tutte le persone a me vicine, la famiglia, i miei genitori, i miei colleghi e il mio caro amico Enrico che ce l’ha messa tutta per il progetto grafico di copertina. Ma soprattutto ringrazio i lettori sconosciuti, quelli che sono il mio riferimento per quello che riguarda il giudizio sul libro. Volevo capire cosa ne pensavano, i lettori che non mi conoscono, di Fondera. È importante quando a giudicarti sono degli sconosciuti, che non sentono il dovere “morale” di non ferirti dicendoti “a me il libro non è piaciuto”. La risposta dei lettori a me sconosciuti è stata molto buona, almeno per il momento le recensioni su Amazon dicono questo, e sono molto contento.

  • Progetti per il futuro?

Per il momento l’obbiettivo è quello di portare Fondera anche in altri paesi, per cui grazie a Serena Bartolo tra qualche mese pubblicherò la versione in inglese del romanzo. Per quanto riguarda nuovi lavori, l’istinto e i lettori che hanno finito la lettura del libro non fanno che chiedermi altro: perché non farlo diventare il primo capitolo di una trilogia? E chi lo sa 😊 Intanto a settembre mi sposo…

Bene ragazzi, questa intervista si conclude qui. Approfitto per fare le congratulazioni per il matrimonio a questo eccellente autore e vi invito a scaricare “Fondera” e a dare almeno un’occhiata all’estratto. Domani recensirò con molto piacere questo libro. Come sapete io adoro i Thriller ❤️

A presto!

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