“Necrologos” di Luca Rossi

Oggi per “Scrittori Uniti” ho il piacere di presentarvi un Urban Fantasy di Luca Rossi che vi toglierà il respiro: “Necrologos“! Io ho già iniziato a leggerlo, e voi cosa aspettate?

Il libro

Autore : Luca Rossi

Titolo: Necrologos

Editrice: PAV Edizioni

Genere: Urban Fantasy

Cover Graphics: Francesca Benini

La Quarta di Copertina

NecroLogos, questa è la parola che mi rappresenta. Io comunico con i morti, ma non sono un medium. Li vedo continuamente, e loro vedono me, increduli e ossessivi nel perseguitarmi. Vogliono uscire dalla solitudine, vogliono trasmettermi quello che nel loro limbo hanno approfondito, studiato, inventato.Per molti di loro sono una benedizione, per altri sono una minaccia. Perché non tutti i morti vogliono tornare nel nostro mondo solo per trasmettere le loro scoperte. Devo usare le loro conoscenze per impedirgli di varcare il passaggio, mentre sette e organizzazioni private e governative vogliono usarmi per ottenere il potere di controllarli. Sono l’unico che può farlo, perché sono morto e qualcosa mi ha riportato in vita.

L’autore

Sognatore, appassionato di Scifi, Fantasy e Horror. Amo leggere libri che non mi annoiano, che mi catturano e mi emozionano e ho cercato di mettere questa magia nei miei libri. Allacciate le cinture e godetevi il viaggio!

L’estratto

Stava correndo in strada, in mezzo alla carreggiata, con le macchine che la schivavano e le suonavano.Rideva e piangeva, gli ormeggi della sua mente si erano staccati, e la follia la stava invadendo come un virus informatico.Un tacco si spezzò e perse l’equilibrio, volando a terra, e l’urto con il conseguente dolore ebbe l’effetto di una secchiata di gelida realtà.Per un attimo si scosse dallo shock e prese coscienza di dov’era, ma lo stridio dei freni bloccati la fece girare verso la fonte del rumore.Un furgone le stava piombando addosso, e non avrebbe fatto in tempo a scansarsi.Chiuse gli occhi e pensò.“Va bene così… posso sopportare tutto, ma non di vivere dopo l’orrore che ho subito.”Qualcosa le piombò addosso e si sentì scagliare via, ma il dolore che provò non era quello che si aspettava da una massa metallica che la straziava.Aprì gli occhi e vide lo sguardo profondo di Jesus, la sua voce in lontananza che cercava di dirle qualcosa, poi il mondo si spense.Si svegliò di soprassalto urlando, con le mani davanti alla faccia come a proteggersi da qualcosa.Una voce familiare vicino a lei.«Molly! Sono io, sei al sicuro adesso.»Scostò le mani tremanti, e vide Jesus in piedi davanti a lei.«Come ti senti? Hai qualcosa di rotto?»Si guardò attorno e riconobbe la sua camera da letto.«Io… come sono finita qui?»Iniziò a tremare con le convulsioni, e Jesus la abbracciò.«Va tutto bene, è finita.»Si mise a singhiozzare come faceva quando era bambina.«Non va bene niente! Cosa erano quelle… “cose”?»Iniziò a tempestare di pugni Jesus.«È colpa tua! Io vivevo una vita normale prima di incontrarti!»Dopo alcuni secondi smise di tempestarlo di pugni, lui non si era spostato e le accarezzava i capelli senza parlare.

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