“Ammazzalavoro” di Marco Turco

Il libro

Virginia non ha niente, non ha nemmeno un futuro: senza lavoro prova in tutti i modi a diventare un ingranaggio funzionante nel meccanismo della società. Forse può semplicemente mettersi a eliminare persone, anche fare il serial killer è un signor lavoro, forse non il più gratificante, forse non implica necessariamente un rapporto a lungo termine, ma almeno è un lavoro e qualcuno dovrà pur farlo. O no?

L’autore

Marco Turco, nato ad Aversa (CE) nel 1980, laureato in giurisprudenza (ma come si può leggere nella quarta di copertina del suo primo libro ,”non lo fa pesare”), vive e lavora a Dublino da 4 anni dopo aver vissuto e lavorato a Barcellona e a Lisbona complessivamente per una decina d’anni. È al primo libro, Ammazzalavoro, autopubblicato su Amazon.Come scrittore è acerbo nello stile, ma non nei contenuti. Si nota un’urgenza narrativa che potrà affascinare tanti e innervosire gli altri.

La Recensione

Ammazzalavoro” mi ha sorpreso. Entri nel libro e la narrazione è rapida, richiama un che di ossessivo, logorroico. Ed è voluto. Il viaggio all’interno della mente del killer è costellato di ragionamenti lucidi, con citazioni di svariate provenienze e molto colte. Per contrasto, questo viene spezzato dal linguaggio irriverente di Virginia e dall’uso della prima persona.

Questo crea un’immagine di killer ragionato, geniale. Ogni persona attesa in agguato e catturata è una sorta di sfida. Man mano che la storia procede, si apre sempre di più la psiche della protagonista/antagonista, si scopre ogni dettaglio, ma non in modo sterile.

Il lettore cerca di inseguire il movente di queste morti, il modus operandi. Contemporaneamente assiste alla disamina di una società senza scuse: illude chi cerca disperatamente lavoro, e ciò è spiegato dall’atteggiamento di ogni singola vittima.

Il variare di punti di vista, tutti in prima persona, permette all’autore di giocare al gatto col topo con il lettore, verità oggettiva e menzogna si fondono e confondono, fino al colpo di scena finale.

È un giallo che ti porta a inseguire il killer, poi diviene altro, la storia si amplia in 3D a favore del tratteggio del reale e del senso di critica oggettivo per esso. È, infatti, un libro che apre la mente a più livelli di lettura volutamente, talvolta con toni satirici.

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