Intervista a Danio Mariani

Stamattina apriamo le danze con l’intervista per Danio Mariani, autore de “Una nuova vita”

  • Quando hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato a scrivere(abbastanza seriamente) nel 2007, anno della mia separazione. Diciamo che è stato un buon antidoto per vincere lo sconforto e un pericoloso inizio di depressione.

  • Quanto tempo dedichi alla scrittura?

Non mi sono mai dato un tempo preciso per scrivere. A volte rimango davanti al monitor per una decina di minuti, altre possono essere ore, dipende sempre dal momento e dallo stato d’animo. Inoltre non ho proprio un mio spazio, di conseguenza devo fare i conti con il resto della famiglia.

  • Quanto ha influito il contesto sociale in cui sei cresciuta su quello di cui scrivi?

Molto poco, o almeno credo. Scrivo gialli e noir, e sinceramente vivendo in una piccola città il contesto è quello che è, appunto di una cittadina di provincia. Anche se il mio ultimo lavoro si svolge in una realtà molto più piccola della mia, diciamo che cerco di sfruttare al massimo la mia fantasia.

  • Quanto di te c’è in cui di cui scrivi?
  • Come sopra. C’è molto poco di me nei miei racconti, anche se la tentazione di scrivere in prima persona e immedesimarmi più a fondo nel personaggio è forte. Prima o poi mi cimenterò anche in questo, vedremo.
  • Come vivi l’inizio, quando il tuo libro nasce, e la fine?

Beh, l’inizio di un libro è sempre un connubio tra entusiasmo, voglia di fare ed euforia. Al contrario di molti, almeno per quanto ho sentito dire, la fine non mi lascia un vuoto, ma un gran benessere interiore. Naturalmente, tra l’inizio e la fine c’è il “centro” la vera e propria anima della storia. Li gli umori e le sensazioni variano, e secondo me è il bello dello scrivere.

  • Quanto ami leggere? Genere e autore preferito? Quanto influiscono le tue letture sul tuo stile come autore?

Amo tantissimo leggere. Sarebbe scontato dire che i miei autori preferiti siano stati e sono tutt’ora i grandi del giallo, però non ho mai disdegnato anche gli altri generi. Se devo citarne uno, metterei in cima alla lista sicuramente Stephen King, l’autore da cui attingo maggiormente e a cui mi piacerebbe senza dubbio somigliare.

  • A chi hai fatto leggere per primo/a il tuo testo?

Solitamente la prima che legge i miei testi è la mia compagna, Patrizia. Non ama i gialli, ma si sacrifica volentieri, ed essendo un’attenta lettrice non mi risparmia certo critiche più o meno feroci 🙂

  • C’è qualcuno che vuoi ringraziare come sostegno della tua opera?

Oltre a Patrizia, devo ringraziare tutti coloro che si sono presi la briga di leggere e recensire, nel bene e nel male, tutte le mie opere. Compresa Antonella Di Moia 🙂 che con la sua esperienza sa centrare i punti giusti.

  • Progetti per il futuro?

Per il futuro ho in serbo un’altra avventura con l’ex maresciallo Molinaro. Un personaggio che amo in maniera particolare e che sento mio sin dall’inizio. Proseguo inoltre con i miei racconti brevi su Facebook che mi danno altrettante soddisfazioni.

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