“Benzina” di Lucio Freni

Il libro

Un uomo in sella alla sua Harley Davidson insegue la sua preda, insegue il suo passato, insegue se stesso. E ha una pistola. Le poesie possono essere pericolose.

L’autore

Lucio Freni nasce nel 1972 e inizia a scrivere perché la realtà lo ha intossicato… e per liberarsene vomita inchiostro. Ha esordito con un libro di poesie, “Vorrei” edito da AB editori bel 2008. Successivamente, rendendosi conto che la poesia non gli permetteva di veicolare il suo messaggio, passa alla forma romanzata con “Cronache del sistema”, autopubblicato, 2020, per poi scrivere “Benzina”, sempre autopubblicato, nel 2021.

Qualche anno fa mi hanno spiegato che è un tipo di autismo. L’autismo dei geni, dicono, e si chiama sindrome di Asperger, una cosa che ti fa vedere gli altri, ma non te li fa sentire perché stanno dietro un vetro antiproiettile. Tu non capisci loro e loro non capiscono te. E tu rimani indeciso se siano loro o te a essere dentro l’aquario.”

La recensione

È un libro autoprodotto, e nonostante qualche svista qui e là e qualche licenza poetica, ha una trama accattivante e imprevedibile. La storia si impernia sulla storia di un biker che sale sulla sua Harley Davidson armato di pistola per uccidere qualcuno.

Per un giorno e mezzo il lettore diviene spettatore di ciò che un uomo, dopo aver appeso al chiodo la sua giacca e cravatta, decide di fare di se stesso.

Sul piatto abbiamo un profilo fake di facebook, una donna che dà troppa confidenza, un protagonista che porta le medesime maschere, su Facebook come nella vita.

La narrazione scivola rapida, si arrotola su fatti e pensieri, in taluni punti si inchioda descrivendo scene per istantanee e poeticamente; in altri sfocia nelle visioni, nell’onirico, nell’anticipazione di ciò che accade. Le descrizioni sono particolari, immagini secche, spesso articolate con frasi passive in cui sono gli oggetti a subire l’azione, e solo di riflesso, anche chi legge. Tutta la trama si basa sul destino: una scelta fatta e le strade che si aprono verso la tragedia, poi si allungano oltre, alla ricerca della consapevolezza di sé.

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