Intervista ad Amato Salvatore Campolo

Oggi conosciamo insieme questo emergente e autore di Noir. Vi segnalo che il suo libro è in promozione, scopritelo!!

Terra Nostra – Famiglie criminali in riva allo stretto”

  • Quando hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato a scrivere nel 2018, ma avevo abbandonato a causadi impegnidi lavoro, ho ripreso a marzo di quest’anno in un periodo particolare e solitario della mia vita. Ci ho messo tanta passione e amore a scrivere Terra Nostra.

  • Quanto tempo dedichi alla scrittura?

Non è preciso, posso scrivere anche ore e ore in un giorno, dipende tutto dal mio stato d’animo.

  • Quanto ha influito il contesto sociale in cui sei cresciuto su quello di cui scrivi?

Molto, anzi è stato proprio dove sono cresciuto che mi ha fa ispirare alla scrittura.

  • Come vivi l’inizio, quando il tuo libro nasce, e la fine?

All’inizio sembra che non decolla mai il romanzo, l’impostazione della trama, la continuità dei fatti, il nome dei capitoli. Ma dopo decine di variazioni della bozza riesco a far muovere la fiction. Si, per me scrivere è come girare la pellicola di un film, emozionante e pieno di suspense.

  • Quanto ami leggere? Genere e autore preferito? Quanto influiscono le tue letture sul tuo stile come autore?

Molto, il mio genere è il Noir. Adoro il romanzo Suburra che si ispira sui fatti di Mafia Capitale ma anche “Anime nere” del calabrese Gioacchino Criaco.Leggo ciò che si avvicina di più al mio stile cercando anche di migliorare alcuni aspetti dalle letture.

  • A chi hai fatto leggere per primo/a il tuo testo?

A mio fratello Gaetano, lui è stato il primo a prenderlo e leggerlo.

  • C’è qualcuno che vuoi ringraziare come sostegno della tua opera?

Ringrazio Marco Frullanti direttore di Nativi Digitali Edizioni che ha redatto una bellissima prefazione.

  • Progetti per il futuro?

Si, sto scrivendo il Sequel che molto probabilmente uscirà nei primi mesi del 2022 e una collana di racconti gialli ambientati a Milano, di cui già ho pubblicato il primo “Omicidio nel milanese, le indagini del Brigadiere Gullì”.

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