“Le verità di Numeesville” di Ilaria Ferraro e Simona Di Iorio

di Stefano Marchioretto

Stefano è alle prime armi con le recensioni, e forse proprio per questo non le regala e non le manda a dire. Leggerete di rado sue recensioni così positive. Io lo conosco bene, e nonostante mi sia dispiaciuto essere riuscita soltanto a iniziare la lettura di questo libro per i tanti impegni, sono fiera di vedere le cose che avevo notato io nella sua recensione, nelle prime 50 pagine. Per questo anche io vi consiglio questo libro, complimenti alle autrici.

Il libro

Un’intricata ragnatela di eventi avvolge le vite degli abitanti della tranquilla cittadina canadese di Numeesville e, poco a poco, rivela verità sconcertanti. In un tetro gioco del destino, c’è chi si nasconde dietro una facciata di perbenismo, chi nega deliberatamente l’evidenza dei fatti e poi c’è Sophie Park che, privata di una promettente carriera giornalistica, scappa dalla gabbia del proprio presente. Si ritrova però ad annegare nel torbido passato della sua città natale, dove tornano a galla particolari ignorati di una morte misteriosa che l’ha segnata profondamente. La donna non ha dimenticato e si rifiuta di credere all’ipotesi di molti che si sia trattato di un suicidio, facendo di tutto per riaprire quel caso, archiviato come irrisolto. Ed è allora che una voce si solleva più forte delle altre, quella di colei che tutto sa, nonostante mai avrebbe voluto sapere.

“Danzo leggera con lei e assaporo l’illusione di ciò che mi è rimasto della vita: i ricordi, i profumi, le sensazioni e… l’inaspettata verità.”

Le Autrici

Ilaria Ferraro, classe 1976, è nata Milano e vive ad Arese con il marito e i due figli. Diplomata in Lingue Straniere, ha proseguito gli studi alla Facoltà di Scienze Politiche, per poi decidere di seguire una sua grande passione diventando agente di viaggi e accompagnatrice turistica. Successivamente ha scelto di dedicarsi a tempo pieno alla sua famiglia, continuando però a coltivare la propria vena creativa. Oggi lavora nel digital team di una rinomata agenzia pubblicitaria milanese. Da sempre innamorata della lettura, è approdata al mondo della scrittura occupandosi della correzione del romanzo ”Istantanee dal cuore”, per cimentarsi poi, insieme a Simona, nella stesura a quattro mani di ”Le verità di Numeesville” e della dilogia “Legàmi”, la versione per ragazzi del loro romance thriller. Ultimamente ha iniziato a fare da beta reader per alcuni colleghi scrittori e sta studiando per diventare Correttrice di Bozze. È inoltre admin del gruppo facebook Inchiostri in-VISIBILI e collabora con il blog Amabili Letture in qualità di recensitrice. Le autrici, oltre a collaborare, sono amiche da anni e condividono molti aspetti della loro vita quotidiana. Hanno caratteri differenti, ma si compensano alla perfezione, questo è forse il loro punto di forza che le fa lavorare fianco a fianco volentieri. Si sono approcciate con entusiasmo nel mondo della scrittura, motivate dalla stessa passione, tanta fantasia e voglia di emozionare gli altri. Dalla pubblicazione a oggi hanno avuto modo e piacere di presentare i propri libri ai lettori al Salone della Cultura di Milano, al BUK di Modena e al Salone Internazionale del Libro di Torino, oltre che in eventi editoriali minori e presentazioni letterarie organizzate da loro stesse. Nel 2019 hanno partecipato con un loro racconto intitolato “Sol” all’antologia Parole dagli occhi, firmata da più autori e il cui ricavato è stato devoluto a favore dell’associazione Cambiamenti a sostegno delle famiglie dei malati di SLA in Sicilia. Al momento Simona e Ilaria stanno lavorando a un altro progetto letterario, una vera sfida per loro, visto che si tratta di un genere completamente nuovo per le loro penne, se tutto va bene il libro verrà pubblicato entro la fine di quest’anno, al più tardi i primi mesi del prossimo.

Link shop

“Le verità di Numesville“

La Recensione

Un libro bellissimo, scritto con cura, caratterizzato dai giusti ritmi narrativi e da una tensione costante che si snoda dalla prima all’ultima pagina. Ogni capitolo è un susseguirsi di avvenimenti che tengono avvinto il lettore alla suspense che le due autrici sono molto abili nel creare.

Allo stesso modo sono capaci di disseminare quasi in ogni pagina dei sospetti che inducono il lettore a dubitare di tutti i personaggi che compaiono nella vicenda, compresi i protagonisti principali, per poi scagionarli, ma non sempre con piena convinzione, di modo che qualche dubbio rimane nel profondo della coscienza.

La vicenda è molto ben congegnata e resa sulla pagina in uno stile palpitante che non offre tregua, tuttavia senza esagerare nella concitazione dei vari eventi che via via si dipanano agli occhi di chi legge, avido di conoscere la verità, di sciogliere il mistero, di scoprire finalmente il colpevole. Una storia che è un thriller ma anche un giallo e un poliziesco, caratterizzato da una indagine dove la protagonista, un tassello alla volta, ricostruisce un puzzle piuttosto complesso. Una storia che, soprattutto nel finale, commuove e non finisce di stupire, soprattutto per quanto riguarda ogni singolo personaggio che non è mai quello che sembra, avvolto da luci e ombre.

Anche quelli che potremmo definire “secondari” o comunque non direttamente coinvolti nell’indagine, sono rifiniti a tutto tondo, nei loro pregi e difetti che emergono nell’evolversi della narrazione; ogni attore del dramma recita una sua parte ben precisa, un ruolo definito e indispensabile nella globalità della vicenda, strutturata con precisi incastri studiati appositamente. L’imprevisto, per la protagonista, è a ogni voltare di pagina, tale da far provare al lettore un sussulto nell’apprendere quello che accade, come vanno a risolversi le scene in cui lei si trova con le spalle al muro e non sembra esserci alcuna via di scampo.

Un thriller che, a volte, sembra possedere dei risvolti soprannaturali, a causa di ciò che accade e che non sembra possedere una spiegazione razionale. Fino al concitato epilogo, dove tutto trova una collocazione ben precisa e anche l’ultimo tassello va finalmente al suo posto. Un finale davvero inaspettato che spiazza il lettore, colto di sorpresa sull’identità del colpevole, che le due autrici sono state bravissime nell’occultare e depistare, fuorviando e spostando l’attenzione di chi legge su ben altri sospettati. Un finale commovente che ribalta quanto ci saremmo aspettati di trovare in un libro che davvero dispiace di dover chiudere all’ultima pagina.

Una lettura mai stancante ma sempre avvincente, che avvolge il lettore nello sviluppo della trama e sollecita a divorare con avidità una pagina dopo l’altra, senza respiro, fino a farlo diventare quasi parte integrante del romanzo, a farlo vivere tutto quanto sta accadendo. La lucida follia della mente umana, un aspetto questo che risulta addirittura lampante nel finale, è una caratteristica che rimane assolutamente impressa, che si vorrebbe certo approfondire, di cui si vorrebbe leggere ancora come in una continuazione o in una seconda parte. Un libro che dispiace davvero dover chiudere, un romanzo che anzi si vorrebbe ricominciare a leggere. Subito.