“All’improvviso … Melek”di Benedetta Marzano

di Antonella Di Moia

Oggi, per “Scrittori Uniti Italia” vi propongo di venire a conoscere il romance di Benedetta Marzano. buona lettura dell’estratto!

Il Libro

Credete negli angeli? Non bisogna essere per forza credenti in una religione per credere o meno agli angeli, perché loro fanno parte di un qualcosa di straordinario che non si può immaginare. Quotidianamente spesso sentiamo parlare di persone che vengono considerate degli angeli perché in date circostanze hanno aiutato e se non fosse stato per loro la situazione, il problema non avrebbe trovato la soluzione. Per il nostro protagonista aver conosciuto quella ragazza è stato importante per mettere fine alla sua fama di civettuolo. Per la nostra protagonista, aver conosciuto quel ragazzo in quella circostanza è stato importante per superare un problema della sua vita. Certo non si aspettava che la storia sarebbe finita così ma sicuramente se potesse ritornare indietro farebbe le stesse cose anche bere il BLACKWHITE, casomai qualche bicchiere in meno così da poter ricordare. 😛 Oggi molti giovani non pensano all’ importanza della loro prima volta, c’è chi lo fa solo per non sentirsi a disagio col compagno o la compagna che già l’ha fatto, invece è importante esserne sicuri perché poi non si può tornare indietro. Parla di una storia d amore tra un pediatra chirurgo civettuolo e una ragazza che vuole diventare maestra. Vive con la sua famiglia ma ha perso il papà e perciò deve stare alle regole un po’ strette dei suoi fratelli. Troverà nel pediatra la sua ancora di salvataggio da un matrimonio combinato dai fratelli senza immaginare che sarà l inizio della sua vita a coppia.

L’autrice

Mi chiamo Marzano Benedetta, ho 35 anni, sono sposata e ho tre figli maschi. Ho iniziato a scrivere i miei racconti da un anno esattamente nell’estate della pandemia. “ALL’ IMPROVVISO…MELEK” è il mio quinto libro, che nasce durante l’estate del 2021. I miei libri ho scelto di pubblicarli con Amazon. Scrivo racconti romantici perché sono un’eterna romantica, vedo il rosa dove c’è solo bianco e nero. Mi è sempre piaciuto raccontare storie d’amore, da piccola le personificavo con le Barbie ed ora le racconto su di un foglio con la penna.

I miei libri

  • REGALO D’ESTATE
  • ASK
  • IO, TU E IL NOSTRO GIOCO D’AMORE
  • SE SOLO FOSSE UNA VITA A COLORI
  • ALL’IMPROVVISO…MELEK
  • NONOSTANTE TUTTO…NULLA ERA CAMBIATO

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All’improvviso… Melek

L’Estratto

1° CAPITOLO

Questa è la mia storia:

Nella mia vita finora ho dovuto affrontare molti problemi ma non ho mai perso la speranza nel miracolo, nell’angelo che mi avrebbe cambiato la vita.

Quando vivi in un piccolo paese dove le tradizioni comandano e tu sei la più piccola in famiglia, dopo due fratelli maschi. Tua madre ha subito una forte depressione dopo la morte di tuo padre è difficile poter vivere come vuoi e quindi diventi un’artista nell’ingannare la tua famiglia per poter fare quello che desideri.

Sono molto brava, sono veramente preparata nell’ingannare i miei fratelli. Il più grande è Jenny, che da quando è morto papà, si occupa di gestire la trattoria di famiglia. E’ sposato con Dalila e hanno un bimbo di 6 anni, Andrea, che porta il nome del mio defunto babbo. Mio fratello più piccolo è Umberto anche lui lavora nella trattoria e si occupa di preparare il cibo insieme alla mamma.

Anche io lavoro nella trattoria, mi occupo di pulire la sala e la cucina, ma il mio sogno è un altro. A me piace l’insegnamento, mi sono diplomata al liceo pedagogico e poi segretamente mi sono iscritta all’università. Questa settimana darò il mio ultimo esame poi dovrei iniziare a preparare la mia tesi ma tutto segretamente. La mia famiglia ha detto che fino a quando non mi sposerò dovrò stare alle loro regole: quindi non posso andare ad insegnare. Anche se mia madre conosce il mio desiderio non può aiutarmi e quindi io continuo a prepararmi per realizzare il mio sogno rinchiusa tra le pareti di questa trattoria, sperando in un miracolo. Ah dimenticavo il mio nome è Meryem, perché un nome straniero nella mia famiglia?

Perché l’ostetrica che ha aiutato la mamma a farmi nascere così si chiamava.

Tra i tre parti che la mamma ha dovuto affrontare il mio è stato il più difficile e pericoloso e se non era per quell’ostetrica non c’è l’avrei fatta a nascere.

Perché voglio insegnare? Perché adoro i bambini, amo stare in mezzo a loro, ti trasmettono gioia, felicità, innocenza e sanno sempre cosa fare.

2° CAPITOLO

Io sono Melek, ho 32 anni e sono un pediatra. Mia madre, di origine turca, si chiama Defne e mio padre, un napoletano doc, si chiama Gennaro, meglio ancora il cardiochirurgo dottor Gennaro Bruni.

La mia famiglia ha origine benestanti da parte di papà che dirige una clinica ospedaliera. Ho una sorella, Lale, di 24 anni che studia per diventare una maestra. Ho un fratello di 28 anni anche lui dottore: il figlio perfetto Antonio, l’unico in famiglia che ha un nome italiano, quello del nonno paterno.

Amo molto viaggiare, ma non viaggio solo per hobby ma anche per curare i bambini che ne hanno bisogno. Vi direte che sono perfetto ma non è così perché sono molto civettuolo, amo la mia famiglia e la bella vita. Sono amato dai paparazzi che puntualmente mi immortalano nelle fotografie di gossip e così iniziano le lotte con mio padre.

Lui vuole che io metta la testa a posto e mi faccia una famiglia per potermi lasciare le retini della clinica in mano. Ha tentato anche di organizzarmi il matrimonio ma sono scappato. Il mio piano è gestire prima la clinica e poi sposarmi e non viceversa. Vivo a Napoli con la mia famiglia nella casa che è sempre appartenuta ai nostri antenati e che si affaccia sul golfo di Napoli. Quella che mi adora di più è mia madre, mi dice sempre di vivere ogni attimo senza mai pensare al passato con dei rimpianti.

3° CAPITOLO

Vi chiederete come ho fatto a frequentare l’università di nascosto?

Beh grazie a suor Paola, si grazie a lei che non è una semplice suora ma bensì la madre superiore dell’istituto che c’è nel mio quartiere. Io ho aiutato le suore con le faccende domestiche, ad occuparmi dei bambini, lei mi ha fatto studiare e mi ha fatto anche prendere la patente. Vi chiederete cosa ha fatto la mia famiglia? Beh mio fratello non può dire no a suor Paola ma nonostante ciò lei ha preferito che io studiassi senza dire niente a loro.

Stamattina come di consuetudine i bambini devono essere portati a fare i controlli dal pediatra e siccome suor Clorinda non è disponibile accompagnerò io suor Paola. Siamo appena arrivate al poliambulatorio e mentre suor Paola sistema le scartoffie e fa visita ai collaboratori del poliambulatorio, io faccio la fila con Jacopo: il bimbo di un anno che è stato affidato alla nostra struttura e che cerca una famiglia che lo adotti. E’ arrivato il suo turno e suor Paola ancora non è arrivata così prendo il pupetto e entro nello studio del dottore. E’ la prima volta che porto un bimbo a fare il controllo, il dottore mi dice:

“Buongiorno”

“Buongiorno”

“Prego si accomodi e mi dia il libretto del piccolo Jacopo”

“Certamente, siamo qui per il bilancio”

“Si si…Jacopo è già un mio paziente. Lei è la signora che l’ha adottato?”

“No, non ha ancora trovato una famiglia. Suor Paola è a sistemare le scartoffie.”

“Lei è una novizia?”

Intanto si apre la porta…

“Buongiorno dottor Melek”

“Buongiorno suor Paola, tutto bene?”

“Si…Si…come al solito quando vedi una bella ragazza incominci a civettare.”

“Suor Paola non dica così, che figura mi fa fare!”

“Lei è Meryem, non è una novizia ma è una ragazza dal cuore d’oro che ci aiuta in orfanotrofio”

“Allora piacere Meryem, io sono il dottor Melek”

“Piacere dottor Melek”

Guardo attentamente il dottore quando visita il piccolo Jacopo e mi rendo conto che ci mette il cuore nel suo lavoro. Il piccolo Jacopo sta benissimo e cresce molto bene.

“Allora Melek quando ci verrai a trovare? Oramai non ti si vede più? In famiglia tutto bene?”

“Ha ragione suor Paola le prometto che prossimamente passerò”

“Va bene voglio crederti”

“La posso abbracciare?”

“Certamente”

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