Gli incipit di Pavese

Durante la scorsa settimana abbiamo parlato di come iniziare uno scritto in modo efficace, e Pavese, (1908 – 1950), era un maestro nel portare il lettore nelle sue opere letterarie. Vi lascio qui sotto alcuni esempi:

  • Dal cortile di cemento un giovanotto a gola tesa. Gridava al terzo piano di ombre e sprazzi di luce: ” State tranquilli, sono disoccupato”.
  • Di tutta l’estate che trascorsi nella città semivuota, non saprei proprio cosa dire.
  • Di quel ch’ero non resta più niente: appena uomo ero ancora un ragazzo.

Avete notato che tutti gli esempi iniziano con una preposizione semplice o articolata? Questo modo di iniziare porta il lettore a procedere ancora un po’ per capire di cosa si sta parla. In pratica per come è impostato, questo incipit costringe a una lettura attiva, questo perché l’enunciato principale si trova a fine frase. Inoltre iniziare con una preposizione, dà un taglio di ambiguità ala frase, e incuriosisce il lettore.

Altro obiettivo importante che raggiunge questo stile è invogliare il lettore a indagare su ciò che accade. Mettere in fine frase, come modo stilistico, l’immagine principale di essa, porta al permanere di questa fotografia dell’autore nel nostro immaginario. Cosa pensiamo del ragazzo che tranquillizza qualcuno perché è disoccupato? Cosa pensiamo di questo ragazzo che era appena diventato uomo, invece era ancora un ragazzo, quindi ingenuo e provveduto, ad esempio?

Ecco che, con questo suo impatto dinamico, lui come autore ha qualcosa da dirci, ma la prima cosa che entra in scena, è come noi che leggiamo siamo toccati dall’argomento. Sì, perché Pavese con questo stratagemma tocca subito le corde emotive e di coinvolgimento del suo lettore, per poi portarlo a stare a guardare cosa pensa lui vuole raccontare in merito.

Come avrete ben compreso, Pavese utilizza ogni particella del discorso in ogni sua sfumatura, e questo per dare avvio a una lettura su più livelli.

Bene, spero che questo articolo vi sia stato utile, e che vi abbia dato nuovi spunti sia per leggere, che per scrivere con qualità! Buona domenica writer’s!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *