L’arcano degli angeli

BIOGRAFIA

Brunella Giovannini è nata e vive a Reggiolo (RE). Ama scrivere da sempre ma solo negli ultimi anni si è dedicata a questa sua passione. Ha iniziato con testi poetici che hanno ottenuto riconoscimenti in importanti Premi Letterari. Sull’elaborazione di una sua poesia, scrive il romanzo “Un volo di farfalle” pubblicato nel 2015 da Edizioni Leucotea e si aggiudica il 3° premio per la narrativa edita nella 40° edizione del “Premio Città di Fucecchio”.
Nel 2016, Edizioni Leucotea pubblica il suo secondo romanzo dal titolo “Tra i segreti di Villa Aurelia” che ottiene il 3° premio per la narrativa edita nell’ottava edizione del Concorso Letterario promosso dall’Associazione “Club della Poesia” di Cosenza.
Il suo terzo romanzo “L’arcano degli angeli” è pubblicato da Edizioni Leucotea nel 2018.

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L’ARCANO DEGLI ANGELI – EDIZIONI LEUCOTEA – SINOSSI

“Ogni pensiero che si genera, ogni scelta e ogni azione che si compie, porteranno sempre a delle conseguenze” Da questo breve concetto, prende vita tutto il romanzo.
Alberta Ferretti è una stimata psicologa emiliana che collabora con le scuole e il Tribunale dei Minori. Negli ultimi mesi la sua serenità è minata dall’insorgere di una grave malattia che colpisce Gloria, la giovane figlia adottiva. Alberta è convinta che ogni oggetto racconti una storia su chi l’ha creato e chi l’ha posseduto e quando destinato in luogo, se spostato, farà di tutto per ritornarci; ne ha la conferma quando un giorno trova casualmente un antico candelabro abbandonato tra i rifiuti. Appurato che si tratta di un esemplare appartenente alla chiesa Santa Maria Assunta di Positano, organizza insieme alla sua famiglia una breve vacanza nella famosa località della costiera, con l’intento di portare l’oggetto nella sua sede originaria. Sarà un viaggio di conoscenza e di scoperta e grazie all’incontro con Rosy, una positanese che gestisce un negozio di souvenir, emergeranno inaspettate verità. Verità che saranno confermate quando Alberta, nella sua veste di psicologa, viene convocata dal Tribunale dei Minori per occuparsi di una ragazzina coinvolta in uno spiacevole caso di prostituzione minorile. Nel momento in cui la malattia di Gloria sembra averla vinta sulle cure e si affievoliscono le speranze, sembra aprirsi uno spiraglio di luce con la scoperta dell’esistenza di una sorella gemella…
Quando dalla lettura di vecchi documenti si viene a conoscenza che l’oggetto antico reperito tra i rifiuti, fa parte di una coppia di candelabri creati nel 1700 da un artista di origini emiliane trasferitosi a Positano, come in un complicato puzzle, tessera dopo tessera, si riveleranno molti particolari in comune tra persone che si sono incontrate casualmente. Ma gli antichi doppieri degli angeli, riservano un’altra sorpresa: al loro interno sono stati abilmente occultati due misteriosi oggetti trafugati da una tomba egizia a Saqqara. Tra i capitoli si sfiorano argomenti di attualità quali la violenza sulle donne, la prostituzione minorile, la ludopatia, la corruzione e il reato di disastro ambientale.

RECENSIONE

Ho letto questo libro stanotte, tra le undici e mezzanotte e mezza. Non si tratta della mia lettura ad alta velocità, questo libro non può essere letto così. L’ho divorato. Intanto mi ha spiazzato la sua premessa, e anche la gestione del tempo niente male, poiché per ricostruire la storia, trovo che l’autrice sia stata davvero brava. Come accennato nella sinossi, l’opera tratta di argomenti di attualità, ma con una pulizia di mente, che poi è quella dei personaggi stessi, molto affascinante. La cosa che ho amato di più di questo scritto e la pennellata descrittiva riguardo la mentalità. L’autrice ha descritto i due perni della storia, che hanno geolocalizzazione differente,in un modo veramente autentico, con grande maestria. Spazia da una donna emiliana e pratica,una psicologa, che vive nella nebbia, a una donna del sud, Positano, e le sue credenze popolari semi magiche, e il suo sole, l’odore di agrumi.

Di per sé questi due personaggi non sembrano avere a che fare un bel niente, e invece, dentro la storia, forse il reale colpo di scena è la sensibilità di entrambe, a livelli diversi, che quando si incontra porta a un unico che si riunisce tra le righe. L’ho apprezzato veramente tanto, ringrazio di cuore l’autrice, e vi invito a leggere questo scritto, in cui la diversità di approccio alla vita, diventa ricchezza e mai divisione.

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