Intervista a George Verdo

Oggi l’intervista tocca a George, scrittore di cui sto leggendo “Male minore”. Domenica vi racconto il suo libro. Intanto conosciamolo un po’ di più insieme!

A dodici anni.

Tutto quello che posso.

Al di là che sono un uomo nei romanzi ci sono tracce del mio passato ma anche donne di bellezza straordinaria così come mi piacerebbe vederle più spesso con vestiti molto estivi. Vado matto per quelle che portano sandali e hanno bei piedi.

A volte in un singolo personaggio ma del resto m’incarno in tante caratteristiche differenti per ciascuno di essi.

Mi appoggio a tracce spontanee per l’inizio e a un po’ di malincuore perché termina anche una parte di me, spesso con i tre puntini per lasciare in sospeso chi legge.

Amo molto leggere soprattutto romanzi di storia antica. I nomi sono tanti ma trovo scorretto citarli per non scompensare gli altri autori. Mi sono trovato tanti romanzi rifiutati quando nel leggere libri mi sembra che il mio stile non differisca molto da quello di altri che, si legge, “sanno scrivere”. Trovo a volte inopportuno tra chi ci mette tanta buona volontà e si vede rifiutato e chi invece scrive molto male e pubblicano lo stesso solo perché sono poiù famosi di tanti altri.

A mio padre.

Chi si dà veramente da fare, anche se sconosciuti, perché sia riconosciuta da tanti. Finora ho fatto buca e speso solo tanti soldi a vuoto quando è l’editore che deve coprire tutte le spese e l’autore una percentuale sulle vendite, una specie di società in cui solo dopo un certo nr di copie l’autore incassa le royalties quasi per intero.

Tanti, tantissimi. Mi piacerebbe diventare scrittore a tempo pieno.