Intervista a Letizia Sebastiani

Oggi l’intervista è dedicata a questa giovane autrice che ha già pubblicato la sua prima opera in crowdfunding e la seconda è in lavorazione. Ho trovato questa ragazza umile e gentile, e il suo libro mi sta piacendo molto. Domenica uscirà la recensione che sto preparando per lei!

Andavo in prima media quando la nostra prof di italiano ci fece fare un esercizio di scrittura creativa; quando lo lesse mi disse che avevo molta fantasia e potevo sfruttarla; a 14 anni iniziai con le prime poesie e raccontini scritti a mano e accompagnati da orribili disegni🤣

Mai quanto vorrei; non ho una tabella di marcia e tra lavoro e figlie piccole sarebbe anche impossibile seguirla. Scrivo quando ho voglia e tempo per farlo; senza impormi orari, o pagine da fare.

Pochissimo. I miei hanno la terza media e nessuno ama la lettura nella mia famiglia (salvo mia zia che mi ha iniziata a King); la passione mi è arrivata da sola e da sola l’ho alimentata. Ho vissuto in una borgata romana, case popolari, dove girava droga e disagio sociale, ma difficilmente troverete temi del genere nei miei scritti, forse più che lasciarmene influenzare ho tentato di negare o rimuovere il contesto in cui sono cresciuta.

Mi verrebbe sempre da rispondere “NIENTE”, ma sappiamo tutti che è impossibile. Dico solo che John si divora avidamente le unghie…Se ti facessi vedere come sono ridotte le mie dita in questi giorni…😣

Sono entrambi momenti magici, anche se per motivi diversi. L’inizio è bello perché senti di avere la testa piena di idee e un sacco di spazio per raccontarle però è anche faticoso, sai il lavoro che ti aspetta e a volte ne esci sopraffatta e spaventata. La fine è liberatoria; è come una boccata d’aria dopo un minuto di apnea; è quella sensazione di pienezza che provi quando hai finito quello che dovevi fare. Però è anche triste perché è il momento in cui devi salutare i tuoi personaggi e c’è sempre un po’ di malinconia.

Amo tantissimo leggere. Ho iniziato a sette anni e non mi sono più fermata. A casa mia giravano pochi libri ma li andavo a cercare col lanternino per scovarli tutti. A 14 anni ho conosciuto King ed è stato amore a prima lettura, lo seguo da sempre e ho tutti i suoi libri. King è il mio mentore, mi ha insegnato a scrivere e soprattutto mi ha dato la voglia di farlo e farlo ancora; prediligo l’horror ma leggo anche distopici, thriller, classici e tutto ciò che attira la mia attenzione; mi piace scrivere horror e inutile dire che k’influenza di King è lampante, poi, andando indietro a coloro da cui King è stato influenzato, mi “appoggio” anche a Lovecraft, Poe, Matheson, la Jackson…

Tutti i miei racconti da adolescente sono stati letti per prima da mia zia. Quella di prima, l’unica che leggeva e mi prestava i suoi libri. Lei è stata la mia beta reader per anni. Ancora le mando qualche inedito ogni tanto, per averne un parere, a lei si sono aggiunti alcuni amici fidati e le mie sorelle.

TUTTI!! Tutti quelli che mi hanno aiutato durante i due crowdfunding; e per aiutato non intendo solo che lo hanno acquistato, ma anche che lo hanno consigliato, suggerito, condiviso, recensito, commentato, prestato finanche, regalato, o anche solo maneggiato. Tutti! Poi c’è da ringraziare il mio ragazzo che ha sopportato i miei deliri, che lui non legge niente di mio ma praticamente conosce tutte le mie storie perché ogni tanto vado da lui ed esordisco con: “senti, ma secondo te funzionerebbe se….?”

Deve uscire una raccolta di racconti comico/umoristici scritti a 6 mani con le mie sorelline, un racconto è in uscita inserito in un’antologia curata dal gruppo stephen king- Italia, scrivo racconti in continuazione e forse c’è qualcosa di più lungo in preparazione ma devo concentrarmici un po’ di più.