Intervista a Stefania Caprino, autrice di “Senza Amore”

Con grande piacere oggi vi presento l’intervista a questa autrice esordiente. È una persona che ammiro molto perché di fronte alle difficoltà si impegna il doppio!

Vi lascio anche il riferimento al suo libro, “Senza Amore“. Date un’occhiata! Presto dedicherò un’uscita di “Scrittori Uniti” tutta per lei! Buona lettura!

Credo, intorno agli undici anni, più no meno. All’inizio, però, disegnavo prevalentemente le mie storie.

Dipende molto dal tempo a disposizione e dalla fase di progettazione in cui mi trovo. Al momento, sto seguendo un corso di progettazione e contestualmente sto portando avanti quella del mio terzo romanzo. Dopo due mesi sono riuscita a scrivere un paio di scene, ma purtroppo “le acque del mio lago sono torbide e devo attendere che si plachino affinché possa attingervi il mio secchio e raccogliere buone idee”.

Moltissimo, sono cresciuta nel periodo delle grandi serie televisive, dei manga migliori, delle canzoni che tutt’oggi sono considerate emblematiche di un periodo di grande rivoluzione culturale e sociale. Poi, in famiglia, ho avuto due grandi lettrici, per cui la casa dei miei genitori è piena di librerie colme di libri di ogni genere. Infatti, prima di acquistare un grande classico, coinvolgo sempre mia madre nella ricerca di ciò che mi interessa all’interno delle sue librerie.

Credo di mettere tutta la mia anima nella caratterizzazione dei personaggi. Vivo questi ultimi sulla mia pelle, ma non parlano di me, probabilmente cerco di interiorizzarne le emozioni e come le vivrei io se fossi al loro posto, altre volte metto dentro il mio “brodo primordiale” qualche esperienza vissuta anche indirettamente, per renderli più reali, ma loro non sono me e io non sono loro… per fortuna.

Alterno momenti di euforia estrema ad altri di grande frustrazione, soprattutto quando non riesco a fare funzionare delle scene o delle sottotrame. In questo momento, ad esempio, sto vivendo un grande conflitto con l’intero romanzo. In linea di massima, però, la fine, soprattutto quando invio l’ok definitivivo per la pubblicazione è un piccolo trauma per me perché temo sempre di non aver fatto abbastanza.

Amo leggere i classici perché per me sono quei maestri che non ho potuto avere a causa del percorso di studi scelto. Non disdegno qualche autore contemporaneo, ma sono molto selettiva, mi piacciono i libri pregni di poesia, perché sono quelli che regalano più emozioni. Ultimamente prediligo gli scrittori contemporanei francesi, tra i quali ho scoperto recentemente Mathieu Malzieu. Amo il genere romantico e non disdegno gli erotic romance, c’è stato anche un periodo in cui ho letto tantissimi young adult che hanno influenzato la creazione della primissima storia che scrissi e pubblicai su Wattpad.

Il primo libro, a mio marito, il quale credo si sia davvero “fustigato” per sciropparsi un romance; il secondo l’ho affidato direttamente a mia madre che considero la mia beta reader casalinga preferita. Ovviamente, ogni storia che scrivo è passata prima dalla pubblicazione su Wattpad, quindi ci sono anche quei lettori che le hanno lette in costruzione.

Sicuramente la mia famiglia, tutta intera, da quella mia a quella di provenienza, perché ogni componente mi ha sostenuto nel suo piccolo. Le amiche scrittrici, la casa editrice che per ben due volte ha creduto nei miei progetti e tutte le persone che hanno deciso di scegliere il mio libro.

Una silloge di poesie “senza regole” e pensieri, e un nuovo romance (quello con cui sono in guerra in questo momento).