Bosco sacro è un racconto che parla di coraggio, legami e, giustamente, un bosco magico. Jimmy è solo un bambino con tanta fantasia, ma scoprirà che tutti possono fare la cosa giusta. Anche un ragazzino di soli dieci anni.
Il Libro
TITOLO: Bosco Sacro – La febbre di Jimmy
AUTORE: Monica Lanzara
GENERE: Fantasy Generale – Avventura – Ragazzi
ANNO: 2020
NUMERO DI PAGINE: 53
PREZZO ED. CARTACEA: 4.95
PREZZO ED. DIGITALE: 0.99
Quarta di Copertina
1975 Jimmy ha dieci anni e molta fantasia, ma non è come i suoi coetanei: piuttosto che correre e rotolarsi nel fango preferisce passare l’estate nel bosco da solo, a leggere. L’anno scorso ha lasciato nella casetta del bosco i suoi libri e i suoi tesori e ora deve assolutamente tornare là a prenderli. Ma se i libri non fossero l’unico motivo per cui Jimmy sente il bisogno di andare nel bosco? ESTRATTO Mi rendo conto da solo di essere una palla al piede per mio fratello e gli altri, perché non sono capace di acchiappare le lepri e le rane mi fanno ribrezzo, soprattutto quando Sean o Connor, i ragazzi più grandi di Hayden Landing, le infilzano con uno stecchino per cuocerle sul fuoco.
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L’Autrice
Monica è nata nel 1980. Da quando ha imparato non ha mai smesso di leggere e i libri sono stati i compagni fedeli della sua infanzia e dell’adolescenza. Ha scoperto da pochi anni il mondo della scrittura, dando voce alla sua voglia di raccontare storie. Nel 2020 ha pubblicato una novella nella raccolta “Tradizioni di Natale” con Idrovolante Edizioni. “Bosco Sacro” è il suo primo racconto. Vive nella provincia parmigiana con un marito, due figlie adolescenti, un cane e un gatto. Lavora nell’azienda di famiglia e continua a leggere
L’Estratto
«Poi, un giorno, venne da noi un dottore diverso dal solito: non aveva la valigetta nera dei dottori e il suo viso non era serio come quello degli altri. Quando mi chiese come stessi, gli risposi che avrei preferito essere meno stanco e desideravo solo alzarmi dal letto per finire la mia estate in montagna con lo zio George. Lui scosse la testa e mi disse che l’estate era già finita da qualche mese. Ci rimasi malissimo: avevo lasciato i miei libri nel fortino e sentivo il bisogno di andare nel bosco a riprendermi tutte le mie cose. Gli dissi che volevo andare in montagna d’estate e lui mi promise che se mi fossi addormentato subito avrei potuto tornarci. Io ubbidii e il giorno dopo mi svegliai senza più febbre né dolori.»