Intervista a Giovanni Ascolani

di Antonella Di Moia

Buonasera! Conosciamo insieme Giovanni Ascolani, autore de “Lo sciacallo” e persona gentile e disponibile!

Ho iniziato a scrivere nel 2018, quando ho deciso di partecipare al mio primo concorso letterario a tema horror.

Troppo poco! Molto meno di quello che vorrei dedicarle. Purtroppo, spesso attraverso periodi in cui faccio fatica a concedermi ai miei interessi e alle mie passioni.

Diciamo che molto di quello che scrivo appartiene alla mia quotidianità. Spesso i miei personaggi provengono dalla realtà in cui vivo: li sottraggo alle loro vite e li catapulto in un mondo immaginario. Più volte ho ambientato le mie storie in luoghi che conosco o che prendono spunto dal mondo che mi circonda.

Di sicuro, c’è il mio modo di pensare e tutte le mie passioni, in particolar modo le mie letture.

Di solito, affronto tutto con grande entusiasmo. Il momento in cui nasce l’idea per una storia è, forse, il più bello perché mi carico di energia e di aspettative: viaggio con la fantasia in un universo alternativo a quello in cui vivo e sviluppo la mia idea di realtà. Quando giungo al termine dell’opera, però, inizia la fase più critica: la revisione! Secondo me, questo è il momento più pesante e faticoso perché bisogna rileggere e apportare modifiche. Capita anche di dover riscrivere più volte lo stesso pezzo. Certo, c’è anche una certa soddisfazione perché si è giunti alla fine del lavoro, ma la vera ricompensa arriva solo nel momento in cui vedi il frutto della tua fatica prendere vita sotto forma di ebook, libro o racconto su rivista.

La passione per la scrittura è figlia dell’amore per la lettura. Leggo un po’ di tutto: horror, weird, fantasy… Insomma, tutto ciò che ruota intorno al fantastico, anche se non disdegno letture di altri generi. Il mio autore preferito è H. P. Lovecraft e spesso mi capita di omaggiarlo citando personaggi, creature e pseudobiblia provenienti dalle sue opere. Alcuni miei racconti sono stati influenzati dal suo stile e dall’uso della narrazione in prima persona tipica dei suoi scritti.

Si, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto i miei scritti. In particolare, ci tengo a sottolineare il sostegno di C.T. che è stata la prima persona a leggere “Lo sciacallo” (forse, l’unica ad averlo letto più volte).

Al momento, devo portare a termine un romanzo breve, sempre di genere horror.