Intervista a Massimo Margnelli

di Antonella Di Moia

Perché dedicare tempo a leggere questa intervista? Perché dare una chance a questi libri? Perché sono favolosi. Non sono gialli canonici, ma hanno quella nota comica che, a fine giornata, ti rimettono un po’ a posto grazie a una sana risata. Buona lettura!

Ho sempre scritto; scrivere mi rilassa, è il mio passatempo preferito.

Quello che posso, in media una o due al giorno.

Molto, scrivo di ciò che vivo tutti i giorni, parlo delle sensazioni che vivo leggendo le notizie.

Cerco di essere il più distaccato possibile così da avere una visione più credibile, ma mi rendo conto che molto spesso mi lascio prendere la mano.

Quando comincio a scrivere un racconto ho già in mente tutto lo svolgimento e la voglia di comunicarla agli altri è fortissima, al contrario quando è terminato sono preso dalla paura che possa non piacere. Il mio primo romanzo è rimasto nel famoso cassetto per circa 20 anni…

Amo leggere, detto questo mi piacciono gli autori che parlano della vita di tutti i giorni, mi piacciono i gialli, leggo molto volentieri i classici, in poche parole l’importante è che sia ben scritto e che mi dia delle sensazioni.

A mia moglie che ha sempre creduto in me.

Sempre lei e mia madre che ha sempre sostenuto che c’era qualcosa di speciale in me. Forse aveva solo molta fantasia.Poter continuare a scrivere storie sperando di allietare qualche ora ai lettori.