Intervista a George Verdo
Oggi l’intervista tocca a George, scrittore di cui sto leggendo “Male minore”. Domenica vi racconto il suo libro. Intanto conosciamolo un po’ di più insieme!
- Quando hai iniziato a scrivere?
A dodici anni.
- Quanto tempo dedichi alla scrittura?
Tutto quello che posso.
- Quanto ha influito il contesto sociale in cui sei cresciuta su quello di cui scrivi?
Al di là che sono un uomo nei romanzi ci sono tracce del mio passato ma anche donne di bellezza straordinaria così come mi piacerebbe vederle più spesso con vestiti molto estivi. Vado matto per quelle che portano sandali e hanno bei piedi.
- Quanto di te c’è in cui di cui scrivi?
A volte in un singolo personaggio ma del resto m’incarno in tante caratteristiche differenti per ciascuno di essi.
- Come vivi l’inizio, quando il tuo libro nasce, e la fine?
Mi appoggio a tracce spontanee per l’inizio e a un po’ di malincuore perché termina anche una parte di me, spesso con i tre puntini per lasciare in sospeso chi legge.
- Quanto ami leggere? Genere e autore preferito? Quanto influiscono le tue letture sul tuo stile come autore?
Amo molto leggere soprattutto romanzi di storia antica. I nomi sono tanti ma trovo scorretto citarli per non scompensare gli altri autori. Mi sono trovato tanti romanzi rifiutati quando nel leggere libri mi sembra che il mio stile non differisca molto da quello di altri che, si legge, “sanno scrivere”. Trovo a volte inopportuno tra chi ci mette tanta buona volontà e si vede rifiutato e chi invece scrive molto male e pubblicano lo stesso solo perché sono poiù famosi di tanti altri.
- A chi hai fatto leggere per primo/a il tuo testo?
A mio padre.
- C’è qualcuno che vuoi ringraziare come sostegno della tua opera?
- Progetti per il futuro?