“Nel cuore” di Stefania Caprino

di Di Moia Antonella

Per “Scrittori Uniti Italia” oggi vi propongo la lettura di questo romance, venite a scoprirlo!

Il libro

«Promettimi che sarai sempre sincera. Promettimi di non aver paura. Promettimi di affrontare ogni giorno con l’ardore e la gioia di vivere come forza per andare avanti. Promettimi di vivere anche quando ti sembrerà che la vita ti sia ostile.»

Lucrezia è una studentessa di architettura e una promessa del nuoto italiano, la sua vita scorre lineare finché non sarà sconvolta dal dramma dell’improvvisa morte del fidanzato. 
Sprofondata in un abisso di dolore senza fine, una sera crede di vedere lo spirito del suo Marco indicarle il modo per raggiungerlo, in quella dimensione non più umana in cui si trova. Decide così di  gettarsi da uno dei pontili del porto turistico di Livorno. 
Salvata in extremis da uno sconosciuto, entra in coma, durante il quale, Lucrezia avverte una presenza costante che pare vegliare su di lei, spronandola a ridestarsi da quel suo profondo sonno.
Questa voce si dissolve, però, al suo risveglio, e di tutta quell’esperienza da incosciente, Lucrezia non ricorda altro che un nome: Mattia. 
E proprio quando credeva che nulla sarebbe mai più tornato come prima, un nuovo sentimento travolgerà il suo cuore con un amore fortissimo, inaspettato, e disperato. 
Cos’altro le riserverà, stavolta, il destino?

DOPO IL SUCCESSO RISCOSSO SU WATTPAD, STEFANIA CAPRINO ESORDISCE NEL MONDO EDITORIALE CON IL SUO «NEL CUORE» PER COLLANA FLYING BOOK 

L’Autrice

fbt

Mi chiamo Stefania Caprino, ho 42 anni e sono di Taranto, dove vivo con mio marito e mio figlio. Sono laureata in Economia aziendale pur avendo maturato un certo interesse verso la letteratura e gli aspetti più sociologici delle materie studiate. La mia vocazione per la scrittura nasce al fiorire dell’adolescenza, ma la fantasia e la creatività mi hanno sempre accompagnata sin dall’infanzia. All’inizio, alternavo la scrittura al disegno che mi aiutavano a superare i periodi emotivamente faticosi. Solo tre anni fa, dopo aver scoperto la piattaforma per scrittori emergenti Wattpad, ho iniziato a “pubblicare” ciò che scrivevo. L’esperienza su Wattpad mi ha permesso di conoscere molte altre persone che condividono la mia stessa passione dandomi la possibilità, grazie a un continuo confronto, di far maturare questa vocazione, facendo tesoro e cogliendo come opportunità anche le recensioni negative. Ho compreso quanto fosse necessario dipanare dubbi sull’uso corretto della lingua italiana per colmare alcune lacune. Leggo molto, soprattutto classici che considero altamente formativi, ma anche pubblicazioni più tecniche. Questo mi ha permesso di iniziare a scrivere con il cuore e l’enfasi dettata dalla retorica. Nella seconda metà del 2019, mi sono decisa finalmente a “uscire allo scoperto”, riuscendo così a settembre 2020 a pubblicare il mio primo romanzo Nel cuore per la collana FlyingBook della casa editrice pugliese, PubMe, con la quale è venuto alla luce anche il secondo romanzo Senza Amore – Oltre i tuoi silenzi per gran parte scritto durante il 2020. Nel frattempo sto lavorando a diversi progetti e studiando come sempre. Ho una pagine autrice dedicata su Facebook e una su Instagram (che uso però con uno pseudonimo). Ecco, in breve, questa sono io.

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“Nel cuore

L’estratto

CAPITOLO 1

“Tutto comincia in un attimo, in un giorno qualunque della vita, quando meno te lo aspetti.” (Romano Battaglia, Oltre l’amore) Mentre le mie membra anelavano la quiete, vedevo la terra scomparire lentamente davanti ai miei occhi stanchi. Inghiottita dal mare, che mi risucchiava in un abbraccio mortale, ogni cosa pareva diversa, vista dagli abissi. Potei osservare come il buio, che precede la morte, invadesse quel mondo che tanto mi aveva dato e molto altro mi aveva tolto. Il mio corpo aveva lottato al primo impatto con l’acqua gelida, poi, la dolcezza di quella lenta catarsi lo aveva sedato. Avvertivo quella stessa acqua entrare, con una certa prepotenza, nelle mie narici e nella bocca, colmando il vuoto della mia anima tormentata dal dolore. Pesante e leggera al tempo stesso, chiusi gli occhi poiché non c’era più niente di interessante per me. Quando si è prossimi alla fine, la vita stessa sembra riavvolgersi, come una pellicola, fino al principio dell’esistenza poi, la luce della liberazione spegne la mente, per traghettare l’anima nell’infinito. Era finito. Tutto era finito. Ero stata Lucrezia Benedetti, ragazza di vent’anni, studentessa della facoltà di architettura di Firenze, giovane promessa del nuoto italiano e orfana dell’amore della propria vita. Non era poi così strano che quel corpo, che aveva conosciuto l’acqua come proprio elemento naturale sin dal grembo materno, si abbandonasse a essa, per porre fine alla propria esistenza. Non avevo meditato a lungo sul modo in cui avrei messo la parola “fine” alla mia vita: ero troppo occupata a non vivere, a essere il fantasma di me stessa e camminare tra i vivi. L’occasione mi si palesò semplicemente dinanzi e una forza, che non pensavo di poter generare nell’abisso della mia coscienza, fece tutto il resto. In fin dei conti, sarebbe stata la fine per me più adatta, ma il risultato fu ben diverso da ciò che mi aspettavo. Al risveglio – solo della mia coscienza profonda, però – iniziai ad avvertire la presenza di persone intorno a me, intente a bisbigliare sommessamente riguardo alle mie condizioni di salute, segnali sonori intermittenti, avvertivo spostamenti d’aria come se qualcuno mi si muovesse accanto, singhiozzi, il più delle volte cacciati a forza in gola. Insomma, quei rumori non sembravano affatto provenire dall’aldilà.

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