Le ragioni della follia di Fabio Giorgino

Il libro

Su una spiaggia del litorale Tarantino viene ritrovato il cadavere di un docente universitario sulla cui spalla è stato impresso un marchio a fuoco raffigurante un fiore di loto. Il commissario Spiro Fusco si occupa del caso. Vive insieme alla figlia da quando Angela, 13 anni prima, ha abbandonato entrambi senza un apparente ragione facendo perdere le sue tracce. Quando Spyro comincia indagare sull’assassinio del professore universitario non immagina che le ricerche si intrecceranno con il proprio passato fino a sollevare il velo di mistero che avvolge da tanti anni l’abbandono di Angela.

L’autore

Fabio Giorgino vive fin dalla nascita (1968) a Maruggio (TA), un paesino di 5.000 abitanti sulla costa ionico-salentina. In età adolescenziale sviluppa un vivo interesse per l’arte in genere e per la lettura, dando inizio alla sua formazione letteraria dapprima orientata alla narrativa per ragazzi per poi avvicinarsi al mainstream, al thriller, al noir, al poliziesco.
Nel 2011 inizia a coltivare il sogno di scrivere un thriller ambientato a Taranto e dopo otto anni di riscritture e revisioni, a luglio 2019 autopubblica con Amazon il suo romanzo d’esordio dal titolo Le ragioni della follia che fino a oggi ottiene un ottimo riscontro.
Nel corso del 2020 è prevista l’uscita del secondo romanzo con protagonista il commissario Spiro Fusco.
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La recensione

Ciò che ha contraddistinto da subito questo libro è l’equilibrio millimetrico degli eventi. Dopo un primo capitolo rapido e inquietante, in cui l’assassino entra in scena, il testo si avvia in modo morbido, con un’atmosfera delicata che entra in punta di piedi nella mente del lettore. L’introduzione alla situazione è densa di dettagli in movimento, che affrescano una normalità intima e personale in cui tutti ci riconosciamo. Il modo stesso in cui Fabio descrive il modo di guardare del commissario sembra farci vedere e vivere attraverso i suoi occhi tutti gli avvenimenti.

“Spiro accostò al marciapiede e spense il motore. Cominciava a piovigginare di nuovo, il boato cupo dei tuoni in lontananza riecheggiava frammentato. La sagoma scura del cipresso antistante la casa di Isabella si stagliava con la sua imponenza nella timida luce dei lampioni. Dalla tenda dietro una finestra filtrava una luce ambrata nella quale si distinguevano i profili sfocati di una libreria e un di un dipinto di grandi dimensioni. Fece due respiri profondi e citofonò”

Da questo pezzo si evince ciò di cui parlo, un modo tutto personale di osservare il mondo attorno a sé, che rivela la natura analitica dell’uomo che è il nostro protagonista. Quando invece il focus si sposta su altri personaggi possiamo notare che muta anche il modo di percepire le cose.

“Jenny Devita aveva visionato le prime pagine web che il motore di ricerca aveva suggerito con le parole chiave “fiore di loto significato”, poi era passata alla sezione immagini. Una moltitudine di foto raffiguravano il fiore in diverse rappresentazioni grafiche, la maggior parte riferite a tatuaggi. Tornata alla finestra precedente aveva riletto con più attenzione le pagine che le erano sembrate più interessanti. Il fiore di loto aveva una forte connotazione simbolica in molte culture, assumendo significati di purezza, illuminazione, elevazione spirituale, fertilità, in una sorta di celebrazione della vita.”

L’indagine parte con una modalità imbuto, con tanti fattori che possono portare ovunque, ma delineati in modo netto e chiaro. Ma ciò è solo apparenza, poiché dalle prime righe l’autore predefinisce ogni movimento mediante lo spaccato psicologico dei personaggi. Pur tuttavia, niente è mai scontato fino al climax, che arriva in modo rapido e inaspettato. Il protagonista, che fino a quel momento aveva degli equilibri specifici, li rompe tutti seguendo il suo istinto, ancora prima di comprendere come stanno davvero le cose. Ho trovato la scena madre e la conclusione soddisfacenti.

Nel complesso il libro è scritto con la precisione di un orologiaio, ogni cosa è al suo posto e molto calibrata. Si evince un lavoro millimetrico da parte dell’autore per far coincidere tutto poiché non c’è alcuna sbavatura. Il ritmo sintattico procede spedito e armonico. I passaggi di punto di vista sono sempre ben delineati. L’ho trovato un buon libro e ve lo consiglio caldamente!

Bravissimo Fabio!

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