Intervista a Luca o’Connor

Buongiorno! Altra intervista autore oggi, che vede protagonista Luca O’ Connor. Il suo libro, “L’Aquila e la Stella“, è un vero e proprio ritratto storico. Posso solo immaginare la cura e gli studi dietro questa opera. Ma andiamo a conoscerlo insieme!

• Quando hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato con dei brevi racconti per bambini all’età di 13 anni.

• Quanto tempo dedichi alla scrittura?

Un paio d’ore al giorno. A volte anche di più se sono molto ispirato.

• Quanto ha influito il contesto sociale in cui sei cresciuto su quello di cui scrivi?

Ha influito molto e in positivo. Mi hanno trasmesso la passione per la lettura e la scrittura fin da bambino e questo mi ha permesso fin da subito di immedesimarmi in storie sempre diverse. Io scrivo prevalentemente di amicizia che, a parer mio, è una delle tematiche più belle. Mi considero fortunato perché ho sempre avuto degli ottimi amici che hanno poi contribuito ad ispirare le mie storie.

• Quanto di te c’è in quello che scrivi?

In genere il protagonista di un romanzo è l’alter ego dell’autore. Direi che è normale che sia così. Anche nel mio romanzo “L’Aquila e la Stella” c’è un mio alter ego quindi direi che c’è praticamente il 99% di me.

• Come vivi l’inizio, quando il tuo libro nasce, e la fine?

L’inizio è sempre un’emozione forte. Vedere la pagina bianca che a poco a poco si riempie di parole è veramente indescrivibile. So bene che su quella pagina poi dovrò tornarci più volte. Molti autori non sono preparati sul fatto che quando si scrive un libro, spesso c’è il rischio di dover ricominciare tutto da capo. Per me è una gioia lo stesso perché riscrivendo più volte sento di essere più vicino alla stesura finale. E quando il libro è finito… lo considero come un bambino appena nato.

• Quanto ami leggere? Genere e autore preferito? Quanto influiscono le tue letture sul tuo stile come autore?

Tantissimo!!! Mi piacciono molto gli storici (ultimamente ho letto la serie di Ken Follett “I pilastri della terra” e l’ho divorato) ma adoro anche i thriller di Dan Brown e la Rowling…lei è sempre presente. Direi che tutti questi autori sono importanti per me perché sono una guida per le mie storie.

• A chi hai fatto leggere per primo il tuo testo?

Ho alcuni beta reader che si sono presi l’impegno costante di leggere le mie 452 pagine di romanzo. Io penso che sia molto importante averne qualcuno perché sono tutti occhi e menti diverse che giudicano il tuo lavoro. Sono contento di averlo sottoposto a diverse persone prima della pubblicazione perché questo mi ha permesso di scovare anche i più piccoli errori che inizialmente non vedevo. In questo modo ho dato alla casa editrice una versione del mio manoscritto più pulita possibile.

• C’è qualcuno che vuoi ringraziare come sostegno della tua opera?

A parte i miei beta reader che si sono offerti gratuitamente di correggere e sistemare il mio testo, vorrei ringraziare la mia casa editrice che mi ha selezionato dandomi fiducia, i miei genitori, mia sorella, i miei compagni di Università e perché no… anche tutte quelle persone che, quando il mio romanzo era solo un sogno, non hanno mai creduto che ce la potessi fare… sono andato avanti per la mia strada e ho realizzato il mio sogno credendo sempre in me stesso.

• Progetti per il futuro?

Dopo “L’Aquila e la Stella” ho deciso di spostarmi dal genere storico e approdare sul fantasy. Ho in mente una saga di cinque volumi di cui è già ultimato il primo: “Harper Evans e la Stella dei Desideri”. La storia di un bambino di nome Harper che trova nel suo giardino una stella caduta dal cielo in grado di esaudire ogni cosa lui chieda. Credo proprio che ai bambini piacerà molto.Grazie per avermi letto.