“Ten” di Monica Lanzara

Oggi per Scrittori Uniti Italia, con grande piacere vi invito a leggere questo libro. Come al solito Monica Lanzara non spreca parole e scrive in modo intenso. Venite a scoprirlo!

Il Libro

Un ragazzo misteriosoUn biglietto con un numeroDieci desideriMegan ha diciotto anni e l’unica cosa che vuole è andare al college.Non le interessa nient’altro e pensa di avere già tutto ciò di cui ha bisogno, finché non incontra Simon e i suoi dieci desideri.Una favola per sognare, e non smettere mai di esprimere desideri.

L’Autrice

Monica è nata nel 1980. Da quando ha imparato non ha mai smesso di leggere e i libri sono stati i compagni fedeli della sua infanzia e dell’adolescenza. Ha scoperto da pochi anni il mondo della scrittura, dando voce alla sua voglia di raccontare storie. Nel 2020 ha pubblicato una novella nella raccolta “Tradizioni di Natale” con Idrovolante Edizioni. “Bosco Sacro” è il suo primo racconto. Vive nella provincia parmigiana con un marito, due figlie adolescenti, un cane e un gatto. Lavora nell’azienda di famiglia e continua a leggere.

L’Estratto

Ho cominciato il liceo alla fine dell’inizio di questo nuovo millennio, pensando che il mondo sarebbe cambiato e che la mia vita avrebbe avuto una svolta decisiva, invece non è successo niente di tutto ciò. I miei compagni di scuola sono maturi quanto i bambini dell’asilo, a quasi nessuno interessa veramente quello che succede qui o nel resto del mondo e io ho capito che se vuoi fare qualcosa nella vita, devi lavorare sodo. E da soli si ottengono più risultati. Esco per ultima e vado verso l’armadietto per prendere i libri della lezione di inglese. Il corridoio è pieno di ragazzi per il cambio dell’ora e il mio armadietto mi sembra lontanissimo, abbasso gli occhi e vado dritta verso il mio obiettivo. Se non incrocio lo sguardo di nessuno, a nessuno verrà in mente di parlarmi. Mentre sono concentrata a seguire il disegno ipnotico delle mattonelle, mi scontro con un ragazzo. Alzo gli occhi e lo guardo mentre lo supero. Non gli chiedo scusa soltanto perché sono sorpresa: di solito ricevo tutt’al più delle spallate, ma non sono mai finita contro nessuno. Odio anche il contatto fisico, preferisco avere il mio spazio e che nessuno lo invada solo perché mi sta parlando. Continuo a guardarlo mentre sono girata e constato che dev’essere nuovo perché non mi sembra di averlo mai visto. Decido di lanciargli un’ultima occhiata prima di allontanarmi, ma lui non si muove: mi osserva e sorride. Sorride a me? Mi volto indietro, controllando alle mie spalle perché senz’altro deve aver visto qualcun altro. No, non c’è nessuno. Mi rivolto e lui è ancora lì che mi fissa. Potrei iniziare a preoccuparmi. Mi scuoto e raggiungo il mio armadietto un po’ stranita e, dopo aver preso i libri per la lezione di inglese, non ci penso più. Chiudo lo sportello e sobbalzo perché lo vedo accanto a me. Ma che intenzioni ha? Lui si avvicina con il viso e mi sorride ancora. Cavolo, ha dei begli occhi e per me è una cosa strana perché non faccio mai attenzione all’aspetto degli altri. «Sei stata scelta, ne hai dieci» sussurra, mi allunga un biglietto e se ne va. Che cavolo ha detto? Chi mi ha scelto? E dieci cosa? Apro il bigliettino che mi ha dato e lo guardo.

Deve essere uno scherzo idiota, però è strano di solito nessuno osa farmi scherzi. Passo inosservata come se fossi invisibile e a me sta bene così. La campanella suona e infilo il biglietto in tasca. Tiro su la zip della mia felpa preferita, quella che ho ritrovato stamattina sotto un vecchio maglione che non usavo più e che pensavo di aver perso per sempre, e mi precipito in classe. Per colpa di quel ragazzo e del suo maledetto biglietto ho perso tempo.”

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Ten

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