“L’amore si fa in quattro” di Raffaele Napolitano

L’autore

Per chi non mi conosce o mi conosce poco è d’obbligo presentarmi. Sono Raffaele, ho 40 anni e sono di Napoli. Sostanzialmente sono e sarò sempre un vigile del fuoco. Ricordo che da piccolo, ogni qualvolta inseguivo situazioni pericolose, mia madre mi rimproverava e finiva col chiudermi in casa. Ora, mi pagano per farlo, quindi le ho chiesto di smetterla.

Girare per la città nel buio della notte, aiutare la gente e i gattini impauriti è il mio lavoro. Mia madre, invece, continua a fare la maestra, una di quelle che ti mette con la testa nel libro se ti distogli dallo studio e non ti fa scendere a giocare con gli amici fino a quando non hai finito l’intero assegno. Quindi, per sopravvivere ho dovuto studiare, studiare tanto, fino a prendermi una laurea in ingegneria, ottima come base per una vita solida e concreta, certo, ma troppo pesante per lasciarti librare in aria e toccare i tuoi sogni.

E qui che interviene mio padre, sociologo e ottimo poeta. Mi ha cresciuto a botte di fumetti, cinema e racconti fantastici, tanto che ormai sono convinto che la vita non sia altro che la trama di un fumetto a bivi in cui sei tu a decidere la prossima destinazione. Ed è la mia ultima scelta che mi porta qui.

Scrivere un romanzo è quello che uno meno si aspetta da un ingegnere che fa il vigile del fuoco, ma a volte è dalle cose più imprevedibili che si ottengono le più grandi soddisfazioni. Qualche anno fa, ho cominciato a conoscere questi quattro ragazzi, i loro amici, le loro famiglie e le loro storie. Sono entrato nelle loro case e loro nella mia. Era bellissimo avere qualcuno da ascoltare, che ti raccontasse le sue giornate e ti rendesse partecipe dei suoi pensieri. Li ho ascoltati affascinato, catturato e incuriosito.

Quando parlavo con loro, a volte seguivano i miei consigli, ma spesso preferivano fare di testa loro. Mi hanno accompagnato fino ad oggi, gioendo con me e risollevandomi nei momenti difficili. Alla fine sono diventati parte di me e ora non ne posso più fare a meno. Mi farebbe piacere farveli conoscere, raccontarvi le loro storie, le loro paure e le loro speranze, i loro amori e le loro difficoltà, le loro sconfitte e le loro vittorie.

Ho deciso di autopubblicare subito i miei libri al costo di una colazione, perché i miei amici in un cassetto non ce li metto, ma preferisco chiacchierarci al bar. Spero che leggendo di loro anche voi ve ne innamoriate.

Raffaele Napolitano

SINOSSI

Dopo aver piantato Ciro, la bella Sofia arriva a Firenze per frequentare un master universitario e distogliersi da qualsiasi relazione sentimentale. Ma durante la sua prima corsa mattutina alle Cascine, inciampa in un fosso e finisce per terra. In suo aiuto arriva Lorenzo, un affascinante ragazzo moro, che ne approfitta per ottenere un appuntamento. Potrebbe essere l’inizio di una classica storia d’amore se nella loro vita non entrassero Christian, simpatico e prestante giocatore di rugby, e Mia, bionda rampolla di nobile famiglia, determinata a soddisfare sempre i propri desideri. Nell’incantevole scenario di una eternamente bella Firenze, si incontrano e scontrano i destini dei quattro giovani, che scopriranno, loro malgrado, quanto sia complicato e frenetico il gioco dell’amore.

La Recensione

Così come lo scrittore riesce a presentarsi in modo colloquiale e diretto, altrettanto lo è la sua scrittura. Mi sono bastate poco pagine per scoppiare a ridere di simpatia, perché i suoi personaggi sono effettivamente favolosi, un mix di qualità predominanti e ruoli, ridisegnati da un senso del ridicolo caricato ad arte, al pari di una sparatoria in un thriller.

La cosa che più mi ha sorpreso è stato constatare come l’intreccio si è avvolto più volte su se stesso, cambiando direzione in modo imprevedibile. Cosa accade se vi scappa la manichetta per domare un incendio? Frusterà l’area circostante fuori controllo, e avrà un tracciato imprevedibile.

Così è la storia di Raffaele, mentre leggi cerchi un riferimento, ma in realtà non troverai mai in appiglio davvero certo per ipotizzare come evolverà la narrazione.

Altra cosa che ho adorato di questo scrittore è il senso dello humor che pervade tutta la storia. Poteva scegliere tantissime atmosfere di sfondo, invece alleggerisce i toni con un’autoironia e un senso del ridicolo sottili, che scaricano ruoli stereotipati e li ridipingono. Ma ciò non significa che i momenti romance del suo libro non siano carichi di emozione, al contrario.

Nel complesso è stata una lettura piacevole, divertente e inaspettata. Bravissimo Raffaele!

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