“Io, Omega” di Lara D’Amore

di Antonella Di Moia

Ho letto questo libro con molto piacere e rilascio questa recensione con gioia. Nonostante sia molto differente dal precedente della stessa autrice, si è rivelato una piacevole sorpresa. Buona lettura!

Il libro

Titolo: “Io, Omega

Autoconclusivo: Sì

Editore: Self Publishing, con Amazon

Autrice: Lara D’Amore

Data di pubblicazione: 15 dicembre 2021

Lunghezza: 373 pagine

Link Shop: “Io, Omega

La Trama

In un mondo dove l’infertilità è un problema così grave da mettere in pericolo la sopravvivenza della società umana, gli uomini e le donne di genere omega sono prigionieri del proprio corpo, obbligati da tasse e leggi a legarsi a un compagno quanto prima e a procreare. Delle proprietà, degli oggetti. È così che si sente l’omega David Satter, costretto molto presto a fare i conti con quelli che sono i tratti distintivi della propria natura. Ragazzo padre e single per sua volontà, per restare indipendente può contare solo sul proprio coraggio, sulla solidarietà di suo figlio Zack e il prezioso supporto di Roma, caro amico e collega di lavoro. Si arrangia come può, Dave, guardando sempre avanti e lasciando il passato alle spalle, con l’orgoglio di chi è abituato a ignorare il proprio cuore ferito. Ma quando il destino si metterà di traverso ci sarà poco da fare: dovrà essere pronto a dare ascolto a quella voce. E affrontare il suo passato, una volta per tutte.

L’Autrice

Francesca Deroma (pseudonimo Lara D’Amore) nasce a Torino, nel 1976. Sin da bambina ha sempre amato inventare mondi e personaggi trasformandoli in fumetti. Crescendo scopre la passione per la lettura del genere fantasy e all’amore per il disegno affianca presto quello per la scrittura. Dal 2012 si mette perciò in gioco in alcuni lavori amatoriali e gratuiti online ed è in questo periodo che prende corpo l’idea di “Varaldien”, l’opera epic fantasy a cui affida il suo debutto editoriale. Segue qualche mese dopo il libro “Io, Omega”, opera M/M omegaverse che vede la luce in self publishing.

L’incipit

«Spostati, per favore.» La voce di David è impastata, ma suona comunque severa mentre si rivolge a un giovane dai capelli biondi, sottile ed efebico, che per i suoi gusti invade un po’ troppo il proprio spazio vitale. Poco dopo, David si scontra con i suoi occhioni languidi, spicchi di cielo in cui volerebbero volentieri molti sguardi dei passeggeri del treno. Molto carino, deve ammetterlo. «Scusami.» Sembra cinguettare il biondino. Si scosta di un solo passo, l’aria birichina di chi sa il fatto suo. «Spero basti così.» No che a David non basta. Il vagone in cui viaggiano è un carnaio in cui si deve condividere una sgradita intimità e, di conseguenza, inala un calore che gli surriscalda il cervello e non lo aiuta a sopportare l’affollamento. Lo stesso ragazzino scotta e sembrerebbe esserne consapevole, da dietro quel sorrisetto malizioso. Se a una prima occhiata David l’ha considerato un tipo invadente, dopo una seconda, più accurata, capisce più cose di lui: pelle bianca e rovente, un profumo floreale che punge le narici e un collare di cuoio nero che spunta da sotto il bavero di un cappotto sciancrato. Perfetto! Adescato da un omega in calore o comunque prossimo al ciclo fertile. David sorride di rimando, divertito dalla situazione in cui si ritrova; non ha dubbi che il tipetto stia cercando di provocarlo, convinto di attrarlo con la dolcezza dei suoi feromoni. Di certo crede di sedurlo con facilità. Mi dispiace, piccolo, ma ci stai provando con il maschio sbagliato. Ed è vero. Alla vicinanza di un omega voglioso di accoppiarsi, David prova solo l’impulso di vomitare. Perché, a dispetto dell’aspetto prestante, lo sguardo rude accentuato dal taglio corto dei capelli mori e la lunga giacca di pelle nera, malgrado un’altezza fuori dal comune per il proprio genere che lo rende simile a un alpha quando alpha non è, David stesso è un omega e sarebbe anche tentato di dirglielo, al ragazzino, non fosse occupato a nascondersi ai sensi del resto dei viaggiatori. Si limita, perciò, a sorridergli mentre guadagna centimetri di distanza, quel tanto che gli è possibile per fargli comprendere che no, non è interessato. Messaggio che arriva al giovane omega in tutta la sua durezza e che, alla fine, lo porta a rinunciare. La metro ferma alla stazione di David che sgattaiola fuori con piacere. La scatola di ferraglia in cui si sentiva imprigionato riparte non appena posa entrambi i piedi sulla banchina. Si guarda intorno, nota con un certo sollievo che il biondino non l’ha seguito. Molto bene, si dice, incamminandosi tra la folla infreddolita dalla rigidità di questa serata di fine autunno. Sta fioccando appena e questo gli regala un po’ di allegria. Saccheggia l’ossigeno con avidità, con le mani che affondano nelle tasche del jeans alla ricerca di accendino e sigaretta: è il momento della sua solita boccata di nicotina post viaggio, quel particolare momento in cui aspira un po’ di quella rabbia che lo divora dentro tutti i giorni e la butta fuori, per darsi tregua. Dalla stazione David percorre un paio di isolati a passo svelto, nel mezzo di un fastidioso traffico umano, tra occhiatacce di disapprovazione che qualche passante rivolge al suo vestiario e altre, al contrario, compiacenti, magari nella speranza di un approccio. Imboccata una via interna meno popolata, avverte la suoneria del suo cellulare aprirsi un varco tra i rumori della città. Sbuffa un’ultima volta il fumo della sigaretta, getta il mozzicone dentro a un cestino dei rifiuti e infila la mano nel taschino interno della giacca, per recuperare il telefono. Dal display legge il nome di chi lo sta cercando e subito scuote il capo contrariato. «Che vuoi, Roma?» sbotta, rispondendo.

La Recensione

Questa è una storia di forza, amicizia e amore.Una storia che si legge tutta d’un fiato. Un romance M/M Omegaverse che parla di razzismo e violenze, scatenando nel lettore sentimenti contrastanti che lo porteranno a riflettere su un tema tanto delicato quanto attuale: la diversità che si riscatta.

Inizialmente ho apprezzato molto il ritmo narrativo e il modo in cui la storia scivola morbidamente, poi è stata la volta delle descrizioni originali che trovavo qui e là. Il modo in cui vengono descritti i sentimenti non è altisonante, ridondante, invasivo. L’autrice ha profuso tutto il suo impegno nel creare questo omegaverse senza scadere nei romance di infima categoria.

Ho molto apprezzato l’evoluzione dei personaggi e, soprattutto, il tentativo di immedesimarsi nella modalità maschile di vivere le storie d’amore. È vero, uno dei due personaggi e più emotivo dell’altro, tuttavia non scade mai in un modus femminile come ne ho letti tanti e che penalizza il genere M/M.

Una storia quindi verosimile, un distopico che ha il giusto contatto con una realtà simile alla nostra e che se ne distacca creando una metafora che può essere connessa alle tante discriminazioni della nostra società: bullismo, razzismo, omofobia e tanto altro. Infine posso dire di aver colto nel secondo libro di Lara la sua crescita come scrittrice e di essermi letteralmente innamorata dei personaggi. Non vedo l’ora di leggere il sequel! Scaricate l’anteprima su Kindle e scopritelo: se lo merita tutto.

Bravissima Lara!!

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