Il viaggio di uno straniero di Magnus Torque

Sinossi

“Un mondo di incredibile bellezza, un pericolo inaspettato rischia di annientare la civiltà che vi prospera. Una donna è in grado di affrontare la sfida, ma deve dividersi fra il dovere e l’amore per il microcosmo che ha imparato a conoscere durante una missione segreta. Avrebbe dovuto solo spiare e riferire, ma non vuole abbandonare un popolo che potrebbe essere destinato ad una terribile fine.”

Biografia

Magnus Torque è lo pseudonimo che ho scelto per pubblicare il mio primo libro, a metà tra Fantascienza e Fantasy. Ho cominciato piuttosto tardi a coltivare questa passione. Ormai sulla soglia dei quaranta, ed è partito tutto da quando ho saputo che sarebbe arrivato mio figlio. Mi ha dato l’impulso necessario per esprimere quello che avevo in testa da molti anni. Ora che ho descritto finalmente le immagini e i pensieri che albergavano in un angolo remoto della mia mente, il mondo ha acquistato un colore diverso, più vivido e coinvolgente.

La recensione

Nel romanzo si descrive un mondo distopico con varie influenze relative a serie sci-fi o classici della fantascienza. Nello specifico Star Trek di G. Roddenberry e Starship tropper di Heinlein.

Ho trovato l’inizio molto coinvolgente, in maniera particolare mi è piaciuta l’applicazione del ritmo sintattico, fatta in modo specifico per trasmettere indirettamente l’inquietudine del protagonista.

Già dopo poche pagine, appare il primo colpo di scena. In apertura sembra di leggere un semplice fantasy, anche ben ambientato. La trama ha un intreccio multiplo, la storia e ciò che accade di per sé, ma la parte “in più”, che conosce solo il lettore, ha le sue dirette conseguenze.

La lotta tra il bene e il male, e la posizione stessa, predominante, delle persone scorrette al potere, porta questo distopico a una triplice lettura in cui il buono per vincere è costretto a forzare le regole del cattivo.

Ho trovato questo approccio molto interessante ed evocativo rispetto il parallelo con la società. C’è una precisa definizione del valore di ogni personaggio rispetto l’utilità del ruolo, è quello il valore ultimo anche del protagonista, visto da chi detiene il potere. Il protagonista invece ha il compito di riequilibrare questa visione e ampliarla, arricchirla di constatazioni intime e sentimenti.

Ho apprezzato le descrizioni dei rapporti umani, sottili e non conclamate, a volte abilmente equilibrate con dialoghi che lasciano intendere e non dicono.

Infine, voglio sottolineare la capacità dominante di questo autore: mostrare ciò che ha scelto in un preciso momento, con l’intento programmato di sorprendere il lettore e conquistarlo. I colpi di scena che vive il lettore vanno di pari passo a quelli del protagonista, che si trova vittima, suo malgrado, di una capacità di analisi di ciò che lo circonda abilmente tratta in inganno dalle apparenze e credenze personali.

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