Intervista a Francesca Romana Dimaggio
Leggere questa autrice per me è stata una sorpresa è una grande gioia. Ha una scrittura divertente e brillante Con grande piacere condivido con voi questa intervista.
- Quando hai iniziato a scrivere?
Da ragazzina, scrivevo senza una metodologia particolare, volevo solo raccontare una storia. Ma solo da un paio d’anni ho cominciato a farlo più seriamente, capendo davvero ciò che potevo creare con le parole.
- Quanto tempo dedichi alla scrittura?
Impegni permettendo, provo a scrivere qualcosa almeno una volta a settimana, magari brevi racconti, così da mantenermi in allenamento.
- Quanto ha influito il contesto sociale in cui sei cresciuta su quello di cui scrivi?
La storia di Nanny ed Emily è molto simile al rapporto che avevo io con mia nonna; analogamente i pranzi della domenica, l’importanza della famiglia nelle vite che conduciamo, sono tutti valori con cui sono cresciuta e fanno di me ciò che sono.
- Quanto di te c’è in cui di cui scrivi?
Troppo a quanto pare! XDA volte non me ne rendo nemmeno conto, ma mi è stato detto che da alcune espressioni o azioni (soprattutto di Emily) sono riconoscibile.
- Come vivi l’inizio, quando il tuo libro nasce, e la fine?
L’inizio è sempre un lampo, un’immagine, una sensazione che voglio trasformare in parole quanto prima. Ma la fine è sempre un conflitto: quando ho capito che “Un duplex per tre” stava per finire, ho rallentato il mio ritmo di scrittura, non volevo lasciare andare i miei personaggi. Mi sono sentita come una chioccia apprensiva, che non accetta che i suoi piccoli siano ormai cresciuti e pronti a vivere la loro vita.
- Quanto ami leggere? Genere e autore preferito? Quanto influiscono le tue letture sul tuo stile come autore?
Amo moltissimo leggere, lo faccio di continuo, su qualsiasi cosa.Il mio genere preferito è sicuramente il romanzo rosa, ma amo anche i thriller e i fantasy.Il mio autore preferito è Giorgio Faletti, un uomo che ha fatto tutto nella sua vita e l’ha fatto in modo egregio.Non credo di rimanere influenzata dallo stile degli autori che leggo, proprio perché spazio su generi molto diversi tra loro; in questi anni però credo di essermi creata un mio stile personale, che sicuramente dovrà ancora migliorare e maturare, ma che nel lettore fa affiorare un sorriso per l’ironia o fa battere il cuore dall’emozione.
- A chi hai fatto leggere per primo/a il tuo testo?
Inizialmente avevo pubblicato i capitoli su Wattpad, quindi una prima bozza era disponibile a tantissimi lettori. Le prime però che hanno letto la versione finale, che poi è stata pubblicata dalla Brè Edizioni, sono state le mie amiche Rossella ed Elena.
- C’è qualcuno che vuoi ringraziare come sostegno della tua opera?
Prima di tutte, le suddette matte Elena e Rossella, per i consigli e la pazienza, ma anche tutti i lettori di Wattpad che con i loro commenti mi hanno fatto divertire, così come io mi sono divertita a scrivere.
- Progetti per il futuro?